Il giallo delle gambe ritrovate: sono
della stessa persona, una donna
«Qualcuno gliele ha segate»

Martedì 14 Aprile 2015 di Lorenzo Zoli
Il giallo delle gambe ritrovate: sono della stessa persona, una donna «Qualcuno gliele ha segate»
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ROSOLINA (ROVIGO) - Sono della stessa persona le due gambe recuperate in acqua tra dicembre e febbraio nella Laguna della Marinetta a Rosolina sulla spiaggia di Boccasette. Il primo arto era stato avvistato da un pescatore, il secondo scoperto da un cane.



Il sospetto c'era già da tempo, ma la matematica sicurezza è arrivata nei giorni scorsi grazie all'esame del Dna che era stato disposto dal sostituto procuratore Monica Bombana. Ora i due fascicoli a lei assegnati saranno accorpati in uno unico, sempre per omicidio volontario. Anche gli accertamenti medico legali hanno consentito di ottenere nuovi riscontri: gli arti inferiori sono stati staccati dal corpo all'altezza del bacino, tramite una lama seghettata, da qualcuno che non aveva una profonda conoscenza dell'anatomia. Perlomeno, non a livello di un medico. Per il taglio infatti è stata scelta una zona nella quale l'osso è particolarmente resistente. L'operazione deve essere stata lunga e faticosa. Pochi centimetri più sotto e il tutto sarebbe stato molto più agevole.



Sull'identità della persona alla quale appartenevano le gambe, nessuna certezza. Dovrebbe trattarsi di una donna tra i 25 e i 30 anni, in buona salute e stato di forma, il cui genoma proviene dalla cosiddetta «vecchia Europa». Altro non si sa. Al momento né in Polesine, né in Veneto, in Italia o in Europa sono state trovate segnalazioni di scomparsa compatibili. E migliore fortuna non hanno avuto i tentativi condotti in Basso Polesine, con l'ausilio dei cani di carabinieri e Finanza, di individuare il resto del corpo. Il mistero è ben lungi dall'essere chiarito.
Ultimo aggiornamento: 13:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA