Si candida come sindaco di Villanova
del Ghebbo ed è subito ineleggibile

Giovedì 10 Aprile 2014 di Riccardo Pavanello
Bordin (al centro) con gli aspiranti consiglieri
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ROVIGO - Massimo Bordin è il candidato sindaco di "Villanova futura". Anzi no. Colpo di scena che ha dell'incredibile. "Un pasticciaccio brutto" avrebbe detto Carlo Emilio Gadda. Un pasticciaccio al quale pare non esserci soluzione per il malcapitato Bordin. La sua candidatura passerà a Gilberto Desiati.



Sembrava tutto fatto e tutto chiarito in base a quanto era stato spiegato in conferenza stampa martedì sera alle Tre Cave di Lendinara. Ma ieri mattina, infatti, è emerso a sorpresa l’inghippo che gli è costato la candidatura a sindaco di Villanova del Ghebbo. Il Tuel (Testo unico degli enti locali) spiega chiaramente quali sono le cause di ineleggibilità a sindaco, precisamente all'articolo 60. Quello in cui si precisa che nessun sindaco può candidarsi per la stessa carica in un altro Comune se non si è prima dimesso «non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature». Bordin, in pratica, aveva in programma di dimettersi da primo cittadino di San Bellino nei prossimi giorni.







Ultimo aggiornamento: 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA