ROVIGO - Un presunto stupratore seriale è stato arrestato dagli agenti della Polizia ferroviaria e della Squadra Mobile di Bologna, dopo giorni di serrate indagini. L'uomo - Costantin C. Compasano di origini romene - è ritenuto autore di varie violenze sessuali compiute nei giorni scorsi nelle stazioni di Bologna e Ferrara, con modalità particolarmente brutali. Aveva in tasca un biglietto per Rovigo.
L'autorità giudiziaria ha emesso nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. L'arresto è avvenuto il 2 gennaio, a bordo dell'Eurostar Foggia-Bologna, quando il 32enne ha ingaggiato un diverbio con il capotreno che gli aveva chiesto il biglietto di viaggio. Il 32enne, che ne era sprovvisto (così come era senza documenti), ha dato in escandescenza, quindi è stata avvertita la Polfer che è subito intervenuta.
Per l'uomo, che risultava ricercato a seguito della denuncia delle due donne, è stato arrestato. Centrali per le indagini sia le immagini della videosorveglianza analizzate dalla Polfer, sia il lavoro svolto dalla Squadra mobile sulle celle agganciate dall'utenza del telefono che il 32enne aveva rubato alla ragazza russa, la sera del 10 dicembre. Serrati e mirati anche i controlli della Polfer sui treni a lunga percorrenza.
Da quanto emerso, il 32enne romeno era solito viaggiare lungo la linea Adriatica, dal Veneto fino alla Puglia. Al momento dell'arresto aveva ancora in tasca sia il biglietto del treno Rovigo-Bologna, sia alcuni scontrini che lo collocavano a Ferrara nel giorno della seconda aggressione.
Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 09:16
L'autorità giudiziaria ha emesso nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. L'arresto è avvenuto il 2 gennaio, a bordo dell'Eurostar Foggia-Bologna, quando il 32enne ha ingaggiato un diverbio con il capotreno che gli aveva chiesto il biglietto di viaggio. Il 32enne, che ne era sprovvisto (così come era senza documenti), ha dato in escandescenza, quindi è stata avvertita la Polfer che è subito intervenuta.
Per l'uomo, che risultava ricercato a seguito della denuncia delle due donne, è stato arrestato. Centrali per le indagini sia le immagini della videosorveglianza analizzate dalla Polfer, sia il lavoro svolto dalla Squadra mobile sulle celle agganciate dall'utenza del telefono che il 32enne aveva rubato alla ragazza russa, la sera del 10 dicembre. Serrati e mirati anche i controlli della Polfer sui treni a lunga percorrenza.
Da quanto emerso, il 32enne romeno era solito viaggiare lungo la linea Adriatica, dal Veneto fino alla Puglia. Al momento dell'arresto aveva ancora in tasca sia il biglietto del treno Rovigo-Bologna, sia alcuni scontrini che lo collocavano a Ferrara nel giorno della seconda aggressione.
