La figlia viene nominata assessore,
Forza Italia sfiducia il capogruppo

Giovedì 3 Settembre 2015
Il sindaco Massimo Bergamin con l'assessore Alessandra Sguotti
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ROVIGO - Terremoto in casa Forza Italia. Se già la campagna elettorale aveva avuto l'effetto della diaspora per gli azzurri, che hanno perso "pezzi grossi" come Renzo Marangon, Andrea Bimbatti, Nello Piscopo e Stefano Bellinazzi, ora i forzisti riescono a dividersi ulteriormente. A scatenare la tempesta è stata la nomina ad assessore di Alessandra Sguotti, figlia del capogruppo in consiglio comunale, Giacomo.



Una decisione che, evidentemente, non è piaciuta per nulla agli altri due consiglieri Vani Patrese e Cristina Folchini, che hanno subito sfiduciato il loro capogruppo, destituendolo dall'incarico che ora è ricoperto dalla Folchini. Che quest'ultima abbia il dente avvelenato per tutta la faccenda, non dovrebbe stupire più di tanto. La neo capogruppo di Forza Italia, infatti, è stata un «assessore lampo» di Bruno Piva, rimasta sullo scranno di giunta per circa un mese, vista la caduta prematura dell'ex sindaco, e da tempo il suo nome circolava come papabile secondo assessore azzurro nell'amministrazione Bergamin. Impossibile non sospettare, dunque, che Folchini aspirasse al ruolo che è stato poi dato alla Sguotti.



Probabilmente, ma ci si basa sempre sulle voci di corridoio, era proprio in suo favore che il coordinatore provinciale di FI, Bartolomeo Amidei, aveva cominciato un braccio di ferro estenuante con Bergamin, partendo dalla critica pesante all'assessore alla Cultura Andrea Donzelli. Braccio di ferro che non vede vincitori, per il momento.
Ultimo aggiornamento: 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA