Nel Nord America ci sono stati anche drammi e almeno 3 suicidi. Alcune persone iscritte al sito per adulteri Ashley Madison si sarebbero tolte la vita dopo che un attacco hacker ha esposto pubblicamente milioni di nomi. A rivelarlo è stata la polizia canadese, come ha riportato Bbc News. Nel frattempo due studi legali del Canada hanno presentato una class action da 578 milioni di dollari contro il sito dedicato ai partner infedeli.
In Veneto nessuna conseguenza del genere, anche se gli iscritti al sito provenienti dal Veneto sarebbero ben oltre 10mila: almeno 7 mila quelli del Vicentino. Lo si è capito dai dati resi noti dopo l'hackeraggio. Tutte persone sposate e, per il 90 per cento, uomini che attraverso il data base del sito cercavano nuovi partner, con il loro stesso status, per delle avventure extraconiugali.
Oltre 2 mila sono invece in Polesine e il territorio in cui si organizzano più “scappatelle” sarebbe la zona di Fratta, numeri elevati nel capoluogo e ad Adria.
La metà dei 7mila iscritti berici arriva da Vicenza, gli altri dal resto della provincia. Scorrendo i dati, si nota che Dueville ha il minor numero di iscritti, mentre Posina il maggiore, ovvero nel paesino dell'Alto Vicentino ci sarebbe il più cospicuo numero di corna.
La violazione dei dati ha messo a rischio la privacy di circa 39 milioni di utenti del sito per partner fedifraghi. La causa ora è stata intentata contro Avid Life Media, la società con sede a Toronto che gestisce la pagina online il cui motto è «Life Is Short, Have an Affair». Per i vicentini finiti sulla graticola con nome e cognome magari c'è la possibilità di aggregarsi all'azione legale per ottenere un rimborso. Con la moglie o il marito, però, occorrerà trovare una scusa plausibile. Come ha fatto il procuratore della Florida, Jeffrey Ashton, pizzicato nell'elenco, che, riporta l'Ansa, nel suo profilo avrebbe scritto che «cercava qualcuno con delle fantasie, con cui agire»: lui però ha assicurato che non ha mai tradito la moglie, ma cercava solo di soddisfare le sue curiosità. Non si conoscono le reazioni della consorte.
Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 14:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA In Veneto nessuna conseguenza del genere, anche se gli iscritti al sito provenienti dal Veneto sarebbero ben oltre 10mila: almeno 7 mila quelli del Vicentino. Lo si è capito dai dati resi noti dopo l'hackeraggio. Tutte persone sposate e, per il 90 per cento, uomini che attraverso il data base del sito cercavano nuovi partner, con il loro stesso status, per delle avventure extraconiugali.
Oltre 2 mila sono invece in Polesine e il territorio in cui si organizzano più “scappatelle” sarebbe la zona di Fratta, numeri elevati nel capoluogo e ad Adria.
La metà dei 7mila iscritti berici arriva da Vicenza, gli altri dal resto della provincia. Scorrendo i dati, si nota che Dueville ha il minor numero di iscritti, mentre Posina il maggiore, ovvero nel paesino dell'Alto Vicentino ci sarebbe il più cospicuo numero di corna.
La violazione dei dati ha messo a rischio la privacy di circa 39 milioni di utenti del sito per partner fedifraghi. La causa ora è stata intentata contro Avid Life Media, la società con sede a Toronto che gestisce la pagina online il cui motto è «Life Is Short, Have an Affair». Per i vicentini finiti sulla graticola con nome e cognome magari c'è la possibilità di aggregarsi all'azione legale per ottenere un rimborso. Con la moglie o il marito, però, occorrerà trovare una scusa plausibile. Come ha fatto il procuratore della Florida, Jeffrey Ashton, pizzicato nell'elenco, che, riporta l'Ansa, nel suo profilo avrebbe scritto che «cercava qualcuno con delle fantasie, con cui agire»: lui però ha assicurato che non ha mai tradito la moglie, ma cercava solo di soddisfare le sue curiosità. Non si conoscono le reazioni della consorte.
