l'Accademia dei Concordi
chiude dopo 434 anni

Sabato 5 Luglio 2014 di Marina Lucchin
L'Accademia dei Concordi di Rovigo
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ROVIGO - L'Accademia dei Concordi di Rovigo chiude lunedì. Questa volta non è un avvertimento come gli anni scorsi. Questa volta succederà davvero: il capoluogo polesano rischia di perdere la sua biblioteca civica, fondata nel 1580 dal conte Gasparo Campo. Sì, perché una volta esaurite le ferie i dipendenti (sette a tempo pieno) si vedranno avviate le pratiche per il pre-licenziamento, mentre i tre collaboratori non avranno il rinnovo del contratto. Ed è già partito, stando ai sindacati, il decreto ingiuntivo verso il Comune di Rovigo volto a recuperare i 370mila euro di credito che l'Accademia vanta. Il versamento è dovuto ai Concordi dal vincolo del Legato Gnocchi, risalente al 1836 e rivisto nel 1979, che fissa i rapporti tra i due enti.



Nel frattempo il popolo del web si mobilità. Su Facebook è nata la pagina «Accademia dei Concordi - La cultura non può morire» che nel giro di pochi giorni è arrivata a quasi 6mila «like». Gli internauti hanno lanciato anche l'hastag #Nochiusuraaccademia che è stato retwittato, tra gli altri, anche da Massimo Bray, già Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo Letta. Il noto comico Natalino Balasso, invece, ha scritto un post al vetriolo su Facebook contro l'amministrazione del sindaco Bruno Piva, rea di trascurare la cultura: «Una giunta comunale che si è spartita lo spartibile in quanto a poltrone di enti e partecipate, così attenta alle prebende che spettano ai "fancazzisti" della politica delle manovre oscure, è stata molto meno attenta alla richiesta di cura di un luogo che a qualcuno doveva pur interessare, coi suoi 300.000 volumi, con la sua preziosa raccolta di manoscritti e mappe antiche e la sua ricca pinacoteca".



In rete, poi, è nata l'idea di promuovere un flash mob di protesta. Quasi mille le adesioni di coloro che lunedì alle 19 si ritroveranno in piazza Vittorio Emanuele II, di fronte all'Accademia. Le istruzioni sono semplici: «Portate tutti un libro, al fischio tutti fermi e rivolti verso l'Accademia con il libro aperto in mano, per un minuto. Al secondo fischio ci si disperde». Qualcuno ha suggerito di lasciare i libri sulle scale del Comune: «Se vogliono calpestare la cultura lo facciano sul serio». Tra coloro che assicurano parteciperanno ci sono lo scrittore Mattia Signorini, ma anche attori, cantanti, poeti che, seppur meno noti, animano il fermento culturale del capoluogo polesano. Palazzo Nodari, nel frattempo, ha organizzato un commissione aperta sulla questione che si svolgerà giovedì in sala consiliare. Invitati i vertici dell'Accademia. La chiusura della biblioreca permane dal 7 al 22 luglio per le ferie forzate, poi si partirà coi pre-licenziamenti. I sindacati, Funzione pubblica di Cgil e Cisl, nel frattempo, più come atto simbolico protesta che per creare un reale disservizio, hanno avviato le procedure per lo sciopero dei dipendenti il 29 luglio. Il Comune «fa quel che può» ma il sindaco Bruno Piva continua a ribadire di avere le mani legate: «Finché non c'è il bilancio di previsione approvato non si può far nulla. Abbiamo trovato 50mila euro, intanto».
Ultimo aggiornamento: 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA