Nubifragi e blackout in Veneto,
allagamenti e caos treni

Lunedì 13 Ottobre 2014
Nubifragi e blackout in Veneto, allagamenti e caos treni
12

Ondata di maltempo su tutto il Veneto a partire dal pomeriggio con particolare violenza e disagi sulle province di Padova, Venezia, Belluno e Rovigo, ma in parte anche nella Marca.

Raffiche di vento e decine di alberi caduti sulle strade con enermi disagi in tutta la regione, nel Veneziano il nubifragio è ripreso con forte intensità dalle 20.

Gravi ritardi e caos treni per tutta la serata specie quelli in transito a Padova. Alle 20 Trenitalia comunicava che: «Le forti raffiche di vento hanno abbattuto le sbarre di un passaggio a livello di linea a Monselice (Pd) causando l’attivazione dei protocolli di emergenza che hanno rallentato la circolazione. Sono intervenuti i tecnici di Rfi che hanno riparato i danni e ripristinato il funzionamento del passaggio a livello. Ma 6 Frecce e 10 treni regionali hanno registrato ritardi tra 30 minuti e l’ora e mezza. Inoltre, il nubifragio che si è abbattuto su Padova ha causato l’allagamento parziale del sottopassaggio principale della stazione».

Danni nel Padovano. La situazione più grave pare essere proprio nel Padovano nell'Estense dove sono crollate decine di alberi, uno dei quali ha colpito una corriera della Sita. Non ci sarebbero feriti, ma la Strada regionale n. 10 è bloccata. Scoperchiata la biblioteca di Este.

Treni fermi dalle 18 sulla Padova-Monselice per i rami caduti sui binari. Sulla linea per Bologna ritardi anche di oltre un'ora e soppressioni fino a tarda ora.

A Padova città forte grandinata e si è sentito anche un tuono "infinito". Disagi e traffico nel caos. In piazza delle Erbe si è creata una "laguna", poi le condizioni, almeno in città, sono migliorate. Non per il traffico: lunghe code in entrata al casello di Terme Euganee di Mezzavia per un albero caduto in mezzo alla strada. Qualche albero è caduto anche a Montegrotto.

Cappella degli Scrovegni, la cripta è dotata di un impianto di pompaggio in funzione 24 ore che la preserva da infiltrazioni d'acqua. A seguito del violento nubifragio di oggi, il livello dell'acqua all'interno della cripta-cenobio, sottostante alla cappella, si è alzato fino a sfiorare i 20 cm. La struttura non avrebbe riportato danni, ma i tecnici del Comune sono al lavoro per far defluire l'acqua che si è accumulata nei giardini.

Veneziano. Dalle 17.30 si è scatenato il nubifragio, a Mestre c'è stato un blackout durato circa mezzora, grandinate nel Miranese, decine di alberi caduti, disagi gravi a Maghera e Zelarino. Problemi alla viabilità. Super lavoro per i vigili del fuoco: il Terraglio è rimasto a lungo bloccato alla Favorita per un albero caduto sulla strada.

Il tram di Mestre è rimasto fermo dalle 17.40 alle 18.25; sono entrati in funzione gli autobus sostitutivi ma poi la situazione è tornata alla normalità. Forte vento e pioggia intensa a Mira, dove si segnalano alcuni alberi caduti nel parco del Donatore a Oriago.

Lungo la Romea un gigantesco pioppo, caduto sulla statale all'altezza della rotatoria della Nave de Vero ha creato grossi disagi alla viabilità, con lunghe code. Grandinata anche sul Miranese dove si segnala anche qui un albero che ha colpito un'auto.

A Vicenza le località più colpite dal maltempo sono state il capoluogo, Lonigo e l'Altopiano di Asiago. In tutte e tre le zone sono stati registrati numerosi allagamenti.

Treviso. Disagi nella Bassa Trevigiana con allagamenti e interventi a Mogliano anche per un albero crollato su un'auto in via Venezia, ma in serata la protezione civile di Treviso ha attivato lo stato di preallerta. “Per far fronte all’allerta meteo gli uomini della protezione civile si sono attivati, seguendo le procedure indicate, fin dalle ore 17.00 di oggi – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan – sacchi di sabbia sono stati predisposti nelle zone più critiche: in particolare via Ghirada, via Sarpi e l'area di Fiera”. ​

Polesine. Dieci famiglie evacuate, tetti delle case scoperchiate e una stalla distrutta e il bilancio di una tromba d'aria che si è abbattuta a Melara, nella frazione di Santo Stefano, nel rodigino. Non sono stati segnalati casi di persone coinvolte. Le famiglie evacuate dalle loro abitazioni sono state per il momento ospitate da parenti e amici. Sul posto squadre di vigili del fuoco e della protezione civile per mettere in sicurezza gli stabili coinvolti.

A Verona il maltempo ha investito in particolar modo la zona sud toccando i comuni di Legnago, Terrazzo e Castagnaro. Il forte vento ha divelto tetti, abbattuto alberi, che hanno bloccato alcune vie di circolazione, nonché pali della luce e telefonici.

Il Centro funzionale della Protezione civile del Veneto aveva dichiarato lo Stato di attenzione per rischio idrogeologico sul territorio regionale, ad eccezione del bacino Vene-B Alto Brenta-Bacchiglione dove è stato dichiarato lo Stato di preallarme. Previsti temporali intensi. È stato inoltre dichiarato lo Stato di attenzione per rischio idraulico sul bacino Vene-E Basso Brenta-Bacchiglione. Le dichiarazione del Centro Funzionale hanno validità fino alle ore 14 di domani, martedì 14 ottobre. È raccomandato ai destinatari dell'avviso di prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti sul territorio di competenza e di prepararsi con congruo anticipo alla gestione di eventuali fenomeni emergenziali. Le amministrazioni locali dovranno porre in atto le procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari sofferenze idrogeologiche ed idrauliche presenti nel territorio di competenza. In particolare i comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni franosi dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.

Regione Veneto. “Siamo di nuovo in trincea contro il maltempo. Abbiamo mobilitato la Protezione Civile e siamo pronti ad ogni evenienza. Dobbiamo fronteggiare il presente e sin d’ora pensare al dopo, per tornare al più presto alla normalità”. Il presidente del Veneto Luca Zaia non nasconde la sua preoccupazione per le conseguenze delle precipitazioni e del veneto forte che stanno interessando anche il territorio regionale ed è in costante contatto con la Protezione Civile Regionale per avere in tempo reale notizie aggiornate.

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci