VENEZIA - Il giorno dopo aver votato la legge che dà mandato al presidente Luca Zaia di negoziare col governo per l'autonomia, il Consiglio regionale del Veneto ha detto 'Sì' all'indizione del referendum sulla indipendenza, per chiedere ai veneti se sono favorevoli a fare del Veneto una "Repubblica indipendente e sovrana". Ma con divisioni trasversali agli schieramenti e alla singole forze politiche.
A favore del referendum proposto da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e dal gruppo consiliare della Lega, sono stati 30 consiglieri su 45 votanti. Dodici i contrari: 9 consiglieri del Pd, 2 Italia dei Valori e Moreno Teso di Forza Italia. Tre gli astenuti: Giancarlo Conta e Carlo Alberto Tesserin (Ncd) e Raffaele Grazia di Futuro Popolare.
Dario Bond, Piergiorgio Cortelazzo, Elena Donazzan e Massimo Giorgetti, esponenti di Forza Italia per il Veneto, Nereo Laroni del Nuovo centrodestra e Mauro Mainardi di Fi, non hanno partecipato al voto così come il padovano Piero Ruzzante (Pd), uscito dall'aula. Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra veneta, pur rimanendo in aula, ha scelto di non votare.
Tutti i particolari sul Gazzettino del 13 giugno.
Ultimo aggiornamento: 20:48
A favore del referendum proposto da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e dal gruppo consiliare della Lega, sono stati 30 consiglieri su 45 votanti. Dodici i contrari: 9 consiglieri del Pd, 2 Italia dei Valori e Moreno Teso di Forza Italia. Tre gli astenuti: Giancarlo Conta e Carlo Alberto Tesserin (Ncd) e Raffaele Grazia di Futuro Popolare.
Dario Bond, Piergiorgio Cortelazzo, Elena Donazzan e Massimo Giorgetti, esponenti di Forza Italia per il Veneto, Nereo Laroni del Nuovo centrodestra e Mauro Mainardi di Fi, non hanno partecipato al voto così come il padovano Piero Ruzzante (Pd), uscito dall'aula. Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra veneta, pur rimanendo in aula, ha scelto di non votare.
Tutti i particolari sul Gazzettino del 13 giugno.