Lega, passa la candidatura di Zaia
Liga commissariata, ultimatum a Tosi
che critica: «Hanno vinto i lombardi»

Lunedì 2 Marzo 2015
Luca Zaia, Matteo Salvini e Bobo Maroni
66
MILANO - Unanimità sulla candidatura di Luca Zaia alle prossime elezioni regionali in Veneto, Liga Veneta commissariata nel periodo che manca all'appuntamento con le urne e un ultimatum di una settimana al segretario "nathionàl" Flavio Tosi, che dal canto suo giudica "assolutamente inaccettabile" quanto deciso: è questo il quadro che emerge dal Consiglio federale della Lega Nord a via Bellerio, presieduto da Matteo Salvini. Centrale la questione "Veneto".



Il Consiglio federale della Lega ha ratificato all'unanimità la candidatura di Luca Zaia a presidente del Veneto. A favore avrebbe quindi votato anche Tosi. Giampaolo Dozzo è stato nominato commissario ad acta per la gestione della Liga Veneta durante la fase delle elezioni regionali che vedranno quale unico candidato del Carroccio Luca Zaia. È quanto sarebbe stato deciso nel corso del consiglio federale di Milano. Giampaolo Dozzo, 61 anni, trevigiano, ex parlamentare, già sottosegretario all'agricoltura con Luca Zaia ministro, è una figura 'istituzionale' già impiegata dalla Lega per dirimere momenti difficili. Come nel gennaio 2012, quando fu nominato capogruppo del Carroccio alla Camera dei Deputati al posto di Marco Reguzzoni, nel pieno della sfida tra l'allora segretario Umberto Bossi e Roberto Maroni.



Ruolo di mediazione. «Dozzo è un veneto che non è un commissario ma aiuterà Tosi, Zaia e Salvini a trovare una soluzione. È una questione veneta e decidono i veneti. Giovedì ci sarà il Consiglio nazionale veneto»: lo ha detto il capogruppo della Lega, Gianmarco Centinaio, al termine del Consiglio federale della Lega.



Il segretario federale. «Quelli che si aspettavano spaccature sono rimasti delusi: il movimento è compatto, e da oggi ha il suo candidato unico per la Regione Veneto». Così Matteo Salvini, leader della Lega Nord, in conferenza stampa dopo il Consiglio federale. «Per quanto mi riguarda ha vinto il Veneto e non Salvini, ora si parte con i progetti» per far vincere Zaia «ricandidato all'unanimità». «Giampaolo Dozzo sarà il commissario per le elezioni regionali, per il Veneto decideranno i veneti, valuteranno loro.

Dozzo è un semplice mediatore, che avrà l'ultima parola».
Salvini ha aggiunto che sul nome di Dozzo «non c'è stato bisogno di votazione. La nomina è stata delegata dal federale, su mia scelta».




Il consiglio federale ha dato un ultimatum a Flavio Tosi: scelga tra la Fondazione "Ricostruiamo il Paese" o la Lega Nord. Stando a quanto si apprende, l'organo esecutivo del Carroccio avrebbe dato al sindaco di Verona una settimana per decidere, appunto, tra la Fondazione e il Movimento, votando l'incompatibilità tra i due organismi. «È stata presa una decisione di incompatibilità, in termini di Statuto, tra l'iscrizione alla Lega e quella alla fondazione "Faro" di Tosi perché è stata ritenuta, a torto o a ragione, ci sono state anche opinioni divergenti, un'associazione di carattere politico». Lo dichiara il governatore lombardo Roberto Maroni. Il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio «Tosi si è riservato di valutare alcuni episodi che sono stati citati a conferma di questa tesi», spiega Maroni. «Però la decisione del federale è questa - conferma il presidente lombardo - Quindi, rispettiamo questa decisione che serve a fare chiarezza», conclude.



E Tosi? «Oggi ha vinto Via Bellerio sulla Liga Veneta, se proprio vogliamo... che abbia vinto il Veneto la vedo un pò dura». Così il segretario della Liga Veneto, interpellato da Antenna Tre, si è espresso sulle decisioni del Consiglio federale leghista. Sulla possibilità di lasciare la Lega, Tosi ha detto: «Devo decidere cosa fare, ci ragionerò a mentre fredda». «Oggi il Consiglio federale di Milano, secondo me, ha preso una decisione che è assolutamente inaccettabile. Ora ne parlerò in consiglio "nazionale" della Liga. La facoltà di fare le liste per le regionali - ha osservato - è stata sottratta al Consiglio della Liga nel momento in cui si è deciso che in caso di decisioni non univoche la parola spetta a quello che è un commissario». «Il Consiglio federale - ha proseguito il sindaco di Verona - ha preso una decisione "milanocentrica". Prendo atto, non la condivido e ragionerò sul da farsi». Sull'aut aut a lasciare la Fondazione politica da lui oppure il partito, Tosi ha spiegato che «non era quello il tema. Era una cosa in prospettiva, anche se dà da pensare il fatto che sia stata posta adesso. Il punto è che di fronte alla Liga Veneta, la quale ha ribadito le delibere assunte dal Consiglio nazionale sulle liste, e alla non disponibilità del governatore Zaia a confrontarsi su quei punti, è stato deciso un commissario». «Non è un fatto solo di dignità personale, ma di dignità politica della stessa Liga».
Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci