Terremoto in tutto il Nord: dieci vittime
Altre scosse alle 13: crolla una palazzina/ Video

Martedì 29 Maggio 2012
Le macerie dell'azienda Meta dove sono morti 3 operai (Ansa)
VENEZIA - Nuove fortissime scosse di terremoto di magnitudo 5.8 stamani alle 9 e poco prima delle 12.56 (5.3 grado richter) in Emilia Romagna, ma avvertite in tutto il Nord con epicentro in provincia di Modena. Almeno dieci le vittime accertate finora e tanti i crolli di edifici già danneggiati dal sisma del 20 maggio. Non si fermano dunque le scosse che hanno già fatto tremare tutto il centro-nord Italia lo scorso 20 maggio.



Molti palazzi e scuole sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza in tutto il Nordest subito dopo la scossa che è stata chiaramente avvertita qualche secondo dopo le nove del mattino.



LA SCOSSA IN DIRETTA



La terra trema. Oggi, però, le cose sembrano essere andate anche peggio. Intanto la terra continua a tremare: dopo la prima, fortissima, avvertita anche in Austria, sono state registrate almeno altre 10 scosse. Alle 12.56 la terra trema ancora, per più di 30 lunghissimi secondi, con una magnitudo di 5.3 gradi richter. E poi ancora, alle 13 e alle 13.01, per alcuni secondi, con magnitudo 5.1.



I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. La magnitudo è stata di grado 5.8 richter con epicentro ancora in Emilia nella zona del Modenese a Medolla. «La situazione è molto grave» hanno detto il sindaco e il comandante della polizia locale di San Felice.



Vittime e dispersi. Sono almeno 10 le vittime accertate del sisma nel Modenese. Tre operai a San Felice, nel crollo della azienda Meta, due a Mirandola, un anziano a Concordia, colpito da un cornicione, uno a Finale. Non è morto, contrariamente a quanto detto in precedenza, il parroco del duomo di Carpi, mentre ha perso la vita quello di Rovereto sul Secchia. E due donne sono morte a Cavezzo. Una delle due è rimasta sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Ci sarebbero anche dei feriti. Alcune delle vittime sono morte per il crollo di capannoni industriali che non erano stati precedentemente danneggiati dalla scossa del 20 maggio. Un altro capannone industriale è crollato a Medolla, sempre nel modenese: si scava nelle macerie, alla ricerca di quattro operai dispersi. Almeno uno dei quattro è vivo e sta comunicando con i vigili del fuoco con il telefonino. Ed è stato estratto vivo uno dei due operai dispersi nella ditta Bbg di Mirandola, colpita dal sisma. Non vi sarebbero neanche danni strutturali al Duomo della cittadina di Carpi.



Colpita l'Emilia, dove si sono registrati nuovi crolli nelle zone già duramente colpite dal sisma del 20 maggio, in particolare a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Il duomo e la chiesa di San Francesco a Mirandola sarebbero crollati. A Bologna moltissime le persone corse fuori da case e uffici e scese per le vie del centro storico. Diverse anche le scuole e i dipartimenti universitari dove le lezioni erano da poco iniziate e dove studenti e insegnanti sono stati fatti evacuare. Paura anche a Reggio Emilia: gli studenti sono usciti dalle scuole e il sindaco Graziano Delrio ha suggerito di lasciarli fuori fino a quando la situazione non sarà più tranquilla. Moltissime le chiamate ai vigili del fuoco. La zona più colpita è quella di Reggiolo e Luzzara, nella bassa sul confine con Modena, che già aveva subito danni nella prima scossa.



Mobilitati i militari del Genio. Cinquanta militari del Genio Ferrovieri di Bologna, con relativi mezzi, sono stati mobilitati per far fronte all'emergenza terremoto di oggi e si uniscono a quelli già in azione dai giorni scorsi. Una ventina di genieri con 4 mezzi si sono già diretti a Cappelletta del Duca, presso San Felice sul Panaro.



Nuova faglia. Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all'origine del sisma, avvenuto sul margine occidentale dell'arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. «Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità», ha detto il sismologo dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato.



Trasporti. Sono state riaperte tutte linee ferroviarie interessate dal terremoto. Sta tornando alla normalità la circolazione dei treni sulla Bologna-Verona, Bologna-Padova, Bologna-Piacenza e Verona-Modena. Lo rendono noto le Ferrovie dello Stato. Il transito dei convogli, che in alcuni tratti procede a velocità ridotta, è stato sospeso per circa 30 minuti per fare il punto sulla situazione delle infrastrutture e i necessari controlli a seguito della scossa tellurica. Nessuna conseguenza per la circolazione sulla rete autostradale. Lo rende noto Autostrade per l'Italia, aggiungendo che immediatamente dopo la scossa tellurica sono state attivate le procedure di verifica dell' infrastruttura.



A Milano numerosi palazzi del centro, compresa la sede della Regione Lombardia, il cosiddetto Pirellone, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Evacuati anche molti uffici nell'hinterland.



Dalla Toscana alla Val d'Aosta. La scossa è stata avvertita forte anche a Firenze. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, la gente è scesa nelle strade. Dopo la seconda scossa di terremoto, avvertita distintamente in tutta la città, per precauzione è stato evacuato il nuovo Palazzo di giustizia che sorge nell'area di

Novoli. Ad Aosta alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Il sisma è stato avvertito anche in Trentino, in modo particolare ai piani alti degli edifici. Evacuati anche qui uffici e scuole, così come a Genova e nel levante ligure. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Telefoni in tilt anche in Umbria e Marche.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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