Regione Veneto, scendono le spese
ma non i vitalizi: +11 milioni di euro

Giovedì 28 Maggio 2015 di Alda Vanzan
Regione Veneto, scendono le spese ma non i vitalizi: +11 milioni di euro
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VENEZIA - Undici milioni e mezzo di euro di risparmio in cinque anni. Sono i conti del consiglio regionale del Veneto la cui spesa è passata dai 58 milioni del 2009 (per la precisione 57.930.498,46 euro) a neanche 46 milioni e mezzo (46.479.076,30). A Palazzo Ferro Fini hanno tagliato di tutto e di più: i compensi dei consiglieri regionali, le spese di rappresentanza, perfino sul costo fisso del personale sono riusciti a usare le forbici. Unica spesa destinata invece ad aumentare è quella dei vitalizi di cui beneficiano 176 ex consiglieri (o vedovi/e con la reversibilità) che ammontano a circa 11 milioni di euro l’anno.



L’equivalente dei risparmi ottenuti in un quinquennio.

Mentre i sei candidati alla carica di governatore presentano i propri programmi per ridurre i costi della politica facendo a gara a chi taglia di più, in consiglio regionale gli uscenti hanno dimostrato che i tagli sono stati fatti e hanno già prodotto effetti positivi. Tant’è che per i componenti dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale la riunione di ieri ha rappresentato una bella soddisfazione: è stato approvato il conto consuntivo 2014 e per il quarto anno consecutivo si è riuscito a ridurre le spese. Il dato per certi versi singolare è che per 4 su 5 componenti dell’Ufficio di presidenza questo lavoro non sarà "utilizzabile" in campagna elettorale: il presidente Clodovaldo Ruffato, il vice Franco Bonfante e i consiglieri segretari Raffaele Grazia e Moreno Teso hanno infatti detto addio a Palazzo Ferro Fini, mentre l’unico che si ricandida è il vicepresidente Matteo Toscani.



Quanto alle singole voci di spesa, dal 2009 al 2014 il taglio più contenuto è stato quello relativo agli emolumenti dei consiglieri e ai vitalizi degli ex consiglieri. In realtà è quest’ultima voce a pesare di più, dal momento che gli stipendi dei consiglieri sono stati ridotti. Una decurtazione - il cosiddetto contributo di solidarietà - c’è stata anche per i vitalizi, ma è sub judice, essendo stato presentato dagli ex consigliere un ricorso al Tar.



Altra voce notevolmente ridotta è quella delle spese di rappresentanza: si è passati da oltre 441mila euro del 2009 a 176mila euro l’anno scorso. Quasi dimezzate anche le spese per i beni e servizi: erano quais 17 milioni di euro nel 2009, si è scesi a 9,4 milioni nel 2014. Tagliate anche le spese per il funzionamento dei gruppi consiliari: i 13.037.192,34 euro del 2009 erano aumentati a 13.733.552,15 euro nel 2011 per scendere progressivamente a 10.819.450,61 euro l’anno scorso.



Ridotte a un terzo anche le spese per convegni e consulenze: i 300mila euro scarsi del 2009 sono scesi nel 2014 a poco più di 99mila euro, anche se la spesa in assoluto più bassa relativamente a questa voce è stata quella registrata nel 2012: neanche 19mila euro.



Un saliscendi la spesa per la struttura del Difensore civico: i 396mila euro del 2009 sono lievitati a 823mila nel 2012 e scesi a 578mila euro l’anno scorso. Quanto al Corecom, questa struttura è stata associata al consiglio regionale solo dal 2012 e la spesa è passata da quasi 1,2 milioni a 1,085 milioni.

E quanto costerebbe il consiglio regionale del Veneto se non ci fossero da pagare i consiglieri? Poco meno di 26 milioni.
Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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