Maxibollette di luce, telefono e gas:
pioggia di reclami a Nordest

Lunedì 4 Novembre 2013 di Nicoletta Canazza
Pioggia di reclami per maxibollette
VENEZIA - Maxibollette, cambi di contatore micidiali, fatturazioni incomprensibili e conguagli esorbitanti, problemi che si complicano di fronte alla burocratizzazione del servizio e al filtro dei call center.



Negli ultimi anni le associazioni dei consumatori hanno avuto un boom di richieste di aiuto da parte degli utenti tanto che i reclami sulle forniture di energia, gas e telefonia ormai rappresentano la parte più consistente della loro attività di tutela. Le compagnie sono corse ai ripari con strumenti di conciliazione, basati sull'adesione volontaria delle parti, per accelerare la risoluzione delle controversie.



Il caso Enel. Da quando è operativo il suo protocollo di conciliazione, ossia dal 2007, sono state lavorate circa 5mila pratiche, di cui quasi la metà concluse con esito positivo e il raggiungimento di un accordo tra le parti. «Il numero crescente di casi di conciliazione - precisa Federico Colosi responsabile Enel - permette di ipotizzare, con ragionevole certezza, una consistente riduzione nel numero di ricorsi a procedimento giudiziario».



Capita ai privati come alle aziende. Ci sono casi clamorosi come la bolletta da 107mila euro inviata da Eni a una famiglia di Caorle, o quella da 20mila euro arrivata a un miranese dopo un cambio contatore nel 2007 e relativa a un solo mese di consumi, che solo ora pare avviata a una soluzione. Il centro estetico (a Conselve) che riceve fatture da migliaia di euro in seguito al passaggio al libero mercato e il ristoratore (a Vittorio Veneto), cui il distacco dell’energia ha mandato in malora tutte le scorte alimentari.



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Ultimo aggiornamento: 14:25

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