Oltre 1.500 profughi in lista d'attesa
per avere lo status di rifugiati politici

Sabato 28 Febbraio 2015 di Massimo Rossignati
Profughi a Treviso
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Qualcosa come 1500 domande di rifugiati presentate da migranti ospitati tra Veneto e Trentino Alto Adige. Tanta la mole di lavoro che da domani attende i funzionari della nuova Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Verona, competente per l'esame delle domande presentate dai migranti in fuga che sono arrivati nelle due regioni. Una sottocommissione è stata attivata anche nella prefettura di Padova, che si occuperà delle richieste per le province di Padova, Venezia e Rovigo.



È questo il frutto della riorganizzazione voluta dal Ministero dell'Interno e attivata a partire dal 2 febbraio. Fino a quella data, l'unica Commissione che si occupava del riconoscimento dello status di rifugiato, per tutto il Triveneto, dal Trentino al Friuli, era quella di Gorizia, anche perchè a Gradisca d’Isonzo si trova l’unica struttura di accoglienza per rifugiati del Nordest. Intasata dal numero di richieste in arrivo in questi anni con l'aumentare sempre più elevato, a causa delle tante guerre in Africa e nel Medio Oriente, che hanno determinato la crescita del flusso di migranti sulle coste italiane. Proprio dalla Commissione di Gorizia arriva il numero imponente di domande presentate, contenute in un plico girato alla Prefettura di Verona.



«La nuova Commissione è stata arrivata il 2 febbraio e inizierà l'esame delle domande da lunedì 2 marzo. - spiega Alessandro Tortorella, funzionario della Prefettura di Verona - L'ambito territoriale, oltre alla provincia di Verona, si estende alle province di Vicenza, Treviso, Belluno, Trento e Bolzano. Presidente della Commissione è stata nominata il viceprefetto Adriana Sabato, già viceprefetto vicario a Rovigo». La Commissione, di cui sono componenti rappresentanti della Polizia di Stato, del Comune di Verona e dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, pur avendo sede nei locali della Prefettura dipende direttamente dal Ministero dell'Interno. L'avvio della Commissione di Verona, da tempo auspicato dal Prefetto, consentirà di ridurre i tempi di attesa per i richiedenti protezione internazionale e la definizione dello status, con la possibilità di lavorare. Attualmente nel veronese sono presenti 359 profughi, e i soggetti gestori stanno sviluppando progetti di formazione professionale per il loro periodo di permanenza nelle strutture.



Il riconoscimento dello status di "rifugiato" può essere richiesto solo da coloro che, nel Paese di provenienza, hanno subìto persecuzioni dirette e personali per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche, ovvero hanno fondato e ragionevole timore di subire tali persecuzioni nel caso in cui vi facciano ritorno. Ai rifugiati politici è riconosciuto un contributo di prima assistenza: sostentamento proprio e dei propri familiari, salute e cure mediche, sostegno allo studio e integrazione all'attività lavorativa.
Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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