Primarie del Pd: «Quasi 40mila i voti»
Alessandra Moretti vince con il 66%
«Ora prendiamoci insieme il Veneto»

Domenica 30 Novembre 2014 di Giorgio Scura
Alessandra Moretti ai seggi
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VENEZIA - Quarantamila votanti e Alessandra Moretti che stacca tutti e sfiderà Zaia nella corsa alle regionali del Veneto nella prossima primavera.

Alessandra Moretti ha messo insieme il 66% delle preferenze stracciando la concorrenza della parlamentare Simonetta Rubinato che si è fermata al 30%. Lontanissimo Antonio Pipitone (Idv) con il 3%.

Questo è quello che emerge dai risultati definitivi delle primarie del Partito Democratico che si sono svolte oggi.

L'eurodeputata, dalla sede della segreteria provinciale di Vicenza, ha letto un discorso con il quale ringrazia gli elettori e lancia la sfida a Zaia: «Ora inizia il bello.

Sarà una bella sfida, in cui daremo il meglio. Da domani continuerò a stare fra la gente e le imprese, ascoltare le famiglie».

IL DISCORSO DELLA MORETTI - «C’è un tempo per tutto, un tempo che sa unire presente e futuro, lasciando finalmente il passato alle spalle . C’è un tempo per la gioia, un tempo per i grazie, un tempo per le battaglie da combattere e poi un tempo ancora più fondamentale: quello della vittoria, che sono certa arriverà. È la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sarò io, ma tutti noi veneti. Noi che abbiamo avuto il coraggio di crederci già in questi mesi di campagna per le primarie; noi che abbiamo corso, insieme, per la nostra regione, noi che abbiamo volantinato per le strade, noi che abbiamo tenuto i seggi aperti nonostante il freddo, senza stancarci mai. Noi, soprattutto, che abbiamo scelto: scelto di andare al gazebo a votare, portando le nostre famiglie e i nostri figli e mostrando loro che la politica è soprattutto l'opportunità di scegliere. E noi abbiamo scelto di riprenderci il nostro Veneto, pezzo dopo pezzo. Perché il futuro del nostro Veneto è un ritorno, il ritorno a casa nostra . Perciò grazie, grazie a tutti voi (...)».

AFFLUENZA - Molto bassa l'affluenza. Lontanissimi i numeri delle Primarie nazionali (170mila ai seggi veneti), ma anche i 40mila di oggi appaiono un numero elevanto rispetto alle pochissime persone viste nei 600 seggi seminati in tutta la Regione.

I vertici regionali del partito respingono l'idea di un fallimento: con una nota anzi si fa sapere che c'è soddisfazione per l'affluenza.

Il segretario regionale del Partito Democratico Roger De Menech dice di non accettare lezioni e si reputa soddisfatto per la buona partecipazione che denota un risultato sicuramente migliore di quello dell'Emilia Romagna: «Abbiamo superato abbondantemente il numero dei nostri iscritti» che sono circa 20mila.

Si tratta, come sempre, di dati comunicati unilateralmente dal partito che non è possibile - al momento - verificare.

PIPITONE - Il primo ad arrivare alla sede regionale del Partito Democratico, dove si stanno seguendo i risultati delle primarie del centrosinistra in vista delle regionali del Veneto, è stato Antonino Pipitone, consigliere regionale dell'Idv (5% delle preferenze a metà dello scrutinio). «Nonostante molte incertezze l'affluenza dimostra che ha vinto la voglia dei cittadini di partecipare - ha spiegato - è un risultato per noi eccezionale perché comunque siamo entrati in corsa in ritardo e siamo alle prese con un partito da ricostruire. A Padova per esempio abbiamo fatto un risultato molto positivo e la nostra è stata una presenza importante in queste primarie».

RUBINATO - «Sono felicissima. Siamo partiti da zero, senza aiuti, e siamo arrivati sopra il 30%: è straordinario. Di là c'era l'establishment, con me i volontari e la gente comune. Ora torno alla Camera e aiuterò Alessandra».

Massimo Cacciari: "Ma la Moretti che c... dice?"

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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