Blitz-verità dei genitori di Teresa
«Chi sa adesso deve parlare»

Sabato 27 Giugno 2015 di Susanna Salvador
Trifone Ragone al mare con la fidanzata Teresa Costanza
PORDENONE - «No all’indifferenza e all’omertà». È un atto d’accusa, quello dei genitori di Teresa Costanza, la giovane assassinata a colpi di pistola con il fidanzato Trifone Ragone, davanti al Palazzetto dello sport il 17 marzo.



Papà e mamma lo hanno scritto sui volantini che hanno distribuito in centro città l’altra sera, annunciando una fiaccolata che si terrà il 4 luglio. «Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le autorità a unirsi a noi», scrivono cercando la solidarietà e forse il calore di una città abituata a centellinare le emozioni. Chiedendo soprattutto che chi sa qualcosa parli, sfidando la paura.



Papà e mamma sono tornati a Pordenone con quel macigno nel cuore che li accompagna da quando Teresa e Trifone sono stati assassinati. Hanno incontrato gli inquirenti che stanno indagando per cercare di dare un nome all’omicida, hanno passeggiato per le strade e le piazze con in mano decine di volantini che hanno distribuito negozio dopo negozio, bar dopo bar. Un volantino nel quale spicca la foto dei due innamorati: "Fiaccolata per Teresa e Trifone. Tutti uniti per chiedere la verità".



Ma c’è anche quell’appello denuncia che non lascia adito a dubbi: "No all’indifferenza e all’omertà". I genitori di Teresa temono, o forse ne sono proprio convinti, che un muro di silenzio e paura impedisca alla Procura e ai carabinieri di arrivare a dare un nome all’assassino. O agli assassini. Omertà: qualcuno potrebbe aver visto o sentito qualcosa e aver scelto la via del silenzio temendo ritorsioni o peggio ancora? Cosa ha scatenato la furia omicida del "signor X"? Cosa è successo nella vita di Trifone e Teresa che gli inquirenti ancora non sanno? E perchè dovrebbe saperlo qualche amico o qualche collega dei due ragazzi?



Più che un muro di omertà sembra un muro investigativo: nessun appiglio, nessuna sbavatura particolare nella vita dei fidanziati. Cortesi, per nulla invadenti, così i commercianti descrivono i genitori di Teresa, non hanno avuto bisogno di spiegare: i volti sorridenti di Teresa e Trifone parlavano da soli. Qualche bar ha appeso il manifesto all’esterno, ma la gran parte ha preferito lasciarlo sul bancone del locale o del negozio.

«Una fiaccolata per non dimenticare, così mi hanno spiegato consegnando i volantini - ha raccontato la titolare del negozio Pull in love di corso Vittorio - Una storia davvero brutta... Ma non si sa davvero ancora nulla dell’assassino?». Domande che si pongono tutti i pordenonesi, tra incredulità e rabbia. Anche se davanti alla parola omertà, l’orgoglio si risveglia. «Macché omertà - afferma senza indugi il titolare degli ortofrutta Da Pippo -. Chissà cosa c’è dietro questa storia...».



La fiaccolata si terrà sabato 4 luglio: alle 18 nel duomo San Marco sarà celebrata la messa, poi alle 20 inizierà la fiaccolata che da piazza San Marco arriverà al parcheggio del Palazzetto dello sport, proprio dove sono stati uccisi Teresa e Trifone.
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci