Provincia, una sfida fra 9 liste
per un ente che è da abolire

Domenica 26 Ottobre 2014
Provincia, una sfida fra 9 liste per un ente che è da abolire
Appuntamento con le urne, oggi, per 829 fra sindaci e consiglieri comunali in carica della Destra Tagliamento, chiamati a eleggere il nuovo Consiglio provinciale (per un ente destinato a scomparire) di secondo grado scegliendo fra 83 candidati suddivisi in nove liste.



Il seggio, predisposto nella sala consiliare dell'ente di largo San Giorgio, aprirà alle 8 e si potrà votare fino alle 18, dopodiché scatteranno immediatamente le operazioni di scrutinio, i cui risultati si avranno già in serata. Ciascun elettore potrà esprimere il suo voto in favore di una lista tracciando un segno sul rettangolo che ne contiene la denominazione (nessun simbolo, dal momento che non ne era prevista la presentazione) e poi indicare uno o due voti di preferenza per altrettanti candidati compresi nella lista votata, scrivendone il cognome. In caso di doppia preferenza, i candidati indicati dovranno essere un uomo e una donna, altrimenti la seconda preferenza sarà annullata. Non è stato tuttavia applicato, nella costituzione delle liste, l'obbligo delle quote di genere, obbligatoria solamente se fra gli amministratori comunali nessuno dei due generi fosse presente in misura superiore al 65 per cento mentre in provincia la rappresentanza maschile è vicina al 75 per cento.

Nessuna tessera elettorale per gli elettori, che potranno essere identificati esibendo un documento di riconoscimento (carta d'identità, tessera dell'Unione nazionale ufficiali in congedo o tesserino di un ordine professionale), per attestazione di uno dei componenti dell'Ufficio elettorale o per attestazione di un altro elettore. Trattandosi di elezioni di secondo grado, non è prevista la presenza di scrutatori. Ci saranno invece, come nelle normali consultazioni, delegati di lista incaricati di vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni.

Cinque le urne Predisposte, una per ciascuna delle fasce demografiche nelle quali sono ripartiti i Comuni della provincia, con colori differenti al pari delle schede: azzurro per i 26 Comuni al di sotto dei tremila abitanti, giallo per i cinque fra tremila e cinquemila, verde per i dieci fra cinquemila e diecimila, arancione per i nove fra diecimila e 30mila e rosa per il capoluogo, l'unico a superare quota 30mila. A ciascuna delle fasce corrisponde poi un indice ponderato che determina sostanzialmente il peso di ciascun voto e che va dal 36,916 dei Comuni più piccoli al 445,121 di Pordenone: il diverso peso delle varie fasce demografiche tiene infatti conto, da un lato, della percentuale di popolazione rappresentata e, dall'altro, del numero di amministratori presenti.

E sarà appunto il meccanismo del voto ponderato la parte più complessa dello scrutinio: l'Ufficio elettorale dovrà infatti determinare la cifra elettorale ponderata di ciascuna lista e quella di ciascun candidato e attribuire il numero di seggi a ciascuna lista sulla base del metodo proporzionale del quoziente naturale.

Una volta determinato il numero di seggi spettante a ciascuna lista, questi verranno assegnati ai candidati che avranno ottenuto le cifre individuali ponderate più alte.

Il nuovo Consiglio provinciale sarà composto da 26 consiglieri e resterà in carica per cinque anni. Successivamente il nuovo organo eletto individuerà al suo interno presidente e due assessori.

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