Paga dei consiglieri, scure del M5S:
«Tagliare 5mila euro al mese»

Giovedì 8 Ottobre 2015 di Tommaso Borzomì
Paga dei consiglieri, scure del M5S: «Tagliare 5mila euro al mese»
5
Stop ai vitalizi di tutte le legislature del Consiglio Regionale. Abbassamento dell'indennità di carica dei consiglieri regionali da 6.600 a 5.000 euro al mese. Eliminazione delle indennità di funzione per presidente e vicepresidente del gruppo consiliare, ma anche per vicepresidente, consiglieri segretari delle commissioni e consigliere revisore dei conti. Diminuzione di 500 e 700 euro dell'indennità di funzione per presidente, vicepresidente e assessori del consiglio regionale e della giunta. Dimezzamento dell'indennità per il presidente delle commissioni permanenti e obbligo di dimostrare tutte le spese sostenute nell'arco del mandato per una cifra massima di 4000 euro, contro gli attuali 4500, privi oltretutto dell'obbligo di rendicontazione.

Jacopo Berti, consigliere capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, ha presentato ieri una proposta di legge, denominata «Anti-Casta», che mira a una maggior trasparenza e a un risparmio consistente per la politica veneta stimabile attorno al 77,90%. Una sfida a tutto il resto della politica, che nei prossimi giorni sarà inserita all'interno del sistema operativo "Lex" del Movimento Cinque Stelle, affinché chiunque possa esprimere il proprio parere e cercare di migliorare quella che già allo stato attuale, per come è stata presentata, permetterebbe un risparmio di quasi 83 milioni di euro nell'arco della legislatura.

«Tendo la mano a tutti i consiglieri degli altri schieramenti affinché si siedano al nostro tavolo e condividano le nostre idee di risparmio - ha dichiarato Berti - ma sarò curioso di guardare negli occhi chi si rifiuterà di abolire i propri privilegi a scapito di chi lavora e fatica ad arrivare alla pensione». La proposta verte anche sull'abolizione totale dei vitalizi dalla prima alla nona legislatura.

E nell'ottica di trasparenza che contraddistingue il Movimento, Berti ha anche reso noto il suo stipendio, distribuendo fotocopie della sua busta paga e una simulazione dello statino semplificato che i Cinquestelle suggeriscono. Da consigliere regionale attualmente percepisce 8549,17 euro netti al mese in funzione dell'indennità di carica (6600 euro, che diventerebbero 5000), dell'indennità di funzione (2400 euro, che si azzererebbe) e del rimborso spese (4500 euro): «Ad agosto ho rendicontato 800 euro di spese, perché allora devo percepirne 4500? Con la nostra proposta a nessuno mancherebbe il piatto di pasta, con 5000 euro lordi (3458,40 netti) si vive molto bene. È necessario quanto prima togliere i soldi alla politica per riavvicinarla alla realtà. Chi fa politica non lo deve fare per arricchirsi: chi si vuole arricchire, faccia l'imprenditore».

Berti ha fatto sapere che tutti gli aderenti al Movimento restituiranno alla Regione l'eccedente tra la loro proposta e il percepito. Nel suo caso, dall'elezione a oggi, circa diecimila euro: «Quando ho ricevuto il primo stipendio sono sobbalzato, ho chiamato la Regione per sapere se ci fossero stati errori: per il primo mese e mezzo mi sono trovato una busta paga di 12mila euro».
Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci