PADOVA - Torna il ritrovo etilico più chiacchierato dell'anno. Lanciato su Facebook ieri mattina, in un crescente tam-tam ha già raccolto l'adesione di quasi cinquemila partecipanti. Ma il Botellon 2015 ha già fatto il pieno anche di polemiche.
Appuntamento mercoledì 27 maggio a partire dalle 21, location Prato della Valle.
A strettissimo giro, Palazzo Moroni ha alzato un muro, evidentemente memore dei ripetuti episodi di coma etilico, sbronze di massa e spettacoli indecorosi per il vivere civile, con il Pra’ trasformato in sconcertante latrina. «Padova è la città delle regole e delle opportunità. Il Botellon è un raduno spontaneo al di fuori delle regole e che non crea alcuna opportunità, anzi: è una "bevuta collettiva" che fa ricadere sulla comunità e sulle tasche dei padovani solo costi - ha sbottato Eleonora Mosco, vicesindaco, assessore al commercio e alle politiche giovanili - Costi in termini di pulizia della città, in termini di controllo da parte della polizia locale per tutelare l'ordine pubblico, in termini di emergenza sanitaria. Vogliamo rispetto per Padova, per i padovani, per chi lavora in città e paga le tasse. Non vogliamo che Prato della Valle diventi una discarica a cielo aperto e non vogliamo nemmeno far passare il messaggio che ci si diverte solo bevendo e sbronzandosi fino a tarda notte. Per tutte queste ragioni dico no al Botellon, lo dico da giovane cittadina, lo dico da amministratore pubblico con il senso di responsabilità che mi appartiene e che contraddistingue l'Amministrazione Bitonci».
Altrettanto pronta la risposta giovanile su Facebook: «Sempre meno posti di aggregazione, sempre più proibizioni. Chi "vive davvero" la città sa che queste prese di posizione non rappresentano l'anima cittadina. E poi il Botellon è una festa!».