Neve a Nordest, va in tilt la provincia di
Vicenza: chiuso il casello di Montecchio

Venerdì 26 Novembre 2010
La nevicata a Bassano del Grappa (foto Aldo Remonato)
VENEZIA (26 novembre) - Vicenza e provincia in tilt da stamane a causa delle nevicate. A risentirne stato il centro storico del capoluogo berico, ma disagi vengono segnalati anche a Montecchio Maggiore dove stato chiuso sia in entrata che in uscita il casello della A4 Serenissima per il mezzi bloccati in strada. È stata chiusa al traffico a causa delle copiose nevicate anche la provinciale 124 Priabona. I camion fermi di traverso sulla strada hanno costretto al blocco del ponte dei Granatieri, che conduce all'Altopiano di Asiago.



Vicenza è stata nuovamente al centro delle polemiche per l'emergenza neve, a distanza di poche settimane da quelle scoppiate per il mancato avviso della popolazione per l'alluvione del primo novembre. Sotto accusa è il "piano neve", rifatto dall'attuale Giunta di Vicenza due anni fa, che stamane, con la prima nevicata dell'anno, non ha evitato un grande ingorgo di traffico che due ore ha paralizzato la città, facendo arrabbiare migliaia di cittadini. Il sindaco Achille Variati però ha difeso l'amministrazione: «Non era possibile - ha detto - spargere il sale prima della nevicata durante la notte, in quanto pioveva».



All'interno del tendone già utilizzato per l'emergenza alluvione, in piazza Matteotti, è iniziata intanto la registrazione dei primi spalatori chiamati dal Comune, utilizzando anche gli elenchi dei volontari che avevano ripulito gratuitamente la città dal fango. Per questo lavoro saranno pagati circa 7 euro e mezzo netti l'ora. La polemica neve, che ha visto già i consiglieri di minoranza presentare stamane interrogazioni e interpellanze sul ritardo degli interventi, riguarda il buco di circa mezz'ora tra l'inizio della nevicata e l'uscita degli spazzaneve e della macchine spargisale dalla sede Amcps, che sono poi finiti imbottigliati nell'ingorgo viario. «In futuro - ha detto Variati - potremmo pensare di dislocare i mezzi in vari quartieri della città, in modo da agevolare gli interventi. Chiediamo la massima collaborazione a tutti, in particolare commercianti e residenti, obbligati per le aree di competenza a spalare la neve, così da evitare in serata il rischio legato al ghiaccio».



In provincia l'intero comune di Caldogno è stato imbiancato da una coltre di neve che ha raggiunto una decina di centimetri, coprendo le zone alluvionate a inizio novembre. «Rispetto a quanto successo con l'esondazione del Timonchio - spiega il sindaco Marcello Vezzaro - questa nevicata non può essere definita un'emergenza, visto che sta creando disagi abbastanza limitati». «Semmai più che la neve - precisa - le maggiori preoccupazioni sono legate al freddo, con riferimento a quelle case colpite da danni ingenti, in particolare nella frazione di Cresole, dove devono essere installate la caldaie o gli impianti di condizionamento». Molte persone in questi giorni, ricorda il sindaco, stanno lavorando anche all'esterno delle abitazioni: «quindi eventuali giorni di maltempo nelle prossime settimane - pronostica - rischiano di allungare i tempi delle opere di ristrutturazione».
Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 16:38

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