Sempre meno nebbia in Val Padana:
in vent'anni dimezzati gli episodi

Venerdì 28 Novembre 2014
Sempre meno nebbia in Val Padana: in vent'anni dimezzati gli episodi
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VENEZIA - Addio alla storica nebbia in Val Padana. O, perlomeno, saluti intermittenti. Dai primi anni Novanta ad oggi, infatti, sono diminuiti di circa il 50% gli episodi di questo fenomeno meteorologico che produce una nube a contatto con il suolo. Ma non solo. Nella nebbia della Val Padana si è abbassata anche la concentrazione di inquinanti e si è ridotta di 10 volte l'acidità: oggi il "ph" (l’indice che misura appunto l’acidità o la basicità di una sostanza) è prossimo ai valori di neutralità. Il tutto dovuto all'aumento della temperatura provocato dal riscaldamento climatico.



Sono questi i primi dati di uno studio ventennale condotto dall'Istituto di scienza dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna, pubblicato sulla rivista internazionale Atmospheric Environment.



«La pianura padana è una delle aree più inquinate d'Europa, l'orografia del territorio favorisce, durante la stagione invernale, la stagnazione dell'aria intrappolando gli inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera», ricorda il Cnr. Con la nebbia, l'alta concentrazione di microscopiche goccioline di acqua riduce sensibilmente la visibilità, con pesanti ricadute su traffico e viabilità. «Le stesse goccioline agiscono, inoltre, - osserva Sandro Fuzzi, ricercatore dell'Isac-Cnr e responsabile della ricerca - come veri e propri assorbitori e concentratori degli inquinanti presenti nell'aria, che in tal modo sono più facilmente trasportati nell'atmosfera, depositati sulla vegetazione e inalati nelle nostre vie respiratorie».



Lo studio del Cnr, in dettaglio, rileva una tendenza alla diminuzione della frequenza degli episodi di nebbia in Val Padana del 47%. E secondo i ricercatori questa diminuzione va di pari passo con l'aumento della temperatura dovuto al riscaldamento climatico.



«La notizia buona - sottolinea ancora Fuzzi - è che negli ultimi decenni anche la concentrazione di inquinanti nelle goccioline di nebbia si è parallelamente ridotta, di circa l'80 per cento, riflettendo una riduzione delle emissioni dei principali inquinanti: anidride solforosa, ossidi di azoto, ammoniaca, rispettivamente del 90, 44 e 31 per cento».
Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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