VENEZIA - «I veneti sono migliori di come vengono rappresentati da Zaia che, di fronte ad un fenomeno migratorio epocale, risponde con battute superficiali da bar: non trasformiamo la nostra terra in una Vandea, non strumentalizziamo sempre tutto, financo la Chiesa e chi ogni giorno è in prima linea per aiutare, per squallide operazioni elettorali».
Lo afferma la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Veneto, Alessandra Moretti. «La sfida culturale dell'immigrazione - osserva Moretti - andrebbe sottratta allo scontro tradizionale tra forze politiche e affrontata con un'operazione istituzionale nazionale e europea capace di rispondere al tema più ampio dei diritti: tirarci dentro la Chiesa, e in particolare quella veneta che con i nostri missionari è da sempre impegnata, con Caritas e Migrantes, in azioni di volontariato e di accoglienza, è intollerabile».
«Per questo - conclude - come Pd diciamo basta alle contrapposizioni; vogliamo un'operatività rappresentata in primo luogo da un tavolo regionale permanente, dove i sindaci e i territori abbiano voce in capitolo.
Ultimo aggiornamento: 19:53
Lo afferma la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Veneto, Alessandra Moretti. «La sfida culturale dell'immigrazione - osserva Moretti - andrebbe sottratta allo scontro tradizionale tra forze politiche e affrontata con un'operazione istituzionale nazionale e europea capace di rispondere al tema più ampio dei diritti: tirarci dentro la Chiesa, e in particolare quella veneta che con i nostri missionari è da sempre impegnata, con Caritas e Migrantes, in azioni di volontariato e di accoglienza, è intollerabile».
«Per questo - conclude - come Pd diciamo basta alle contrapposizioni; vogliamo un'operatività rappresentata in primo luogo da un tavolo regionale permanente, dove i sindaci e i territori abbiano voce in capitolo.
Senza fughe in avanti, senza posizioni solitarie di solisti che scambiano il ruolo istituzionale con la parte in commedia del tribuno del popolo come ha fatto Luca Zaia in questi mesi».
