Miss Italia? Non dovrà più essere
per forza italiana: spazio alle straniere

Lunedì 28 Aprile 2014 di Alda Vanzan
Denny Mendez
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JESOLO (VENEZIA) - Miss Italia non deve più essere obbligatoriamente una italiana. Potrà essere una straniera. Una cingalese, una pakistana, una kosovara, anche una cinesina. La novità è che il concorso di Miss Italia ha deciso di aprire la partecipazione anche alle ragazze nate in Italia da genitori stranieri. Ragazze che avranno la cittadinanza italiana ma che, per motivi burocratici, potrebbero averla in ritardo. Ecco perché, tecnicamente, Miss Italia, quando sarà incoronata il prossimo 14 settembre a Jesolo in diretta su La7, potrebbe essere una extracomunitaria.



La modifica del regolamento dell’edizione 2014 di Miss Italia, che coincide con i 75 anni di vita del concorso, è stata spiegata ai responsabili regionali che proprio in questi giorni stanno preparando le selezioni locali. «Ritengo che per il concorso questa novità – ha detto Patrizia Mirigliani - rappresenti un’apertura di grande buon senso rivolta a tutte quelle ragazze che sono nate in Italia, che hanno frequentato le scuole nel nostro paese, che lavorano stabilmente e sono perfettamente integrate nella società al punto da essere italiane a tutti gli effetti. Miss Italia dà a queste donne il suo lascia passare per partecipare al concorso».



Per legge, chi nasce in Italia da genitori stranieri non acquista automaticamente la cittadinanza italiana, ma mantiene quella dei genitori. Al compimento della maggiore età, però, il cittadino extracomunitario nato in Italia e regolarmente residente da almeno 18 anni può chiedere, presentandosi all’ufficiale di Stato Civile, di ottenere la cittadinanza italiana. Solo che non c’è un automatismo. Può capitare che i genitori non abbiano provveduto a iscrivere all’anagrafe i figli nati in Italia, oppure che abbiano chiesto in ritardo l’inserimento nel proprio permesso di soggiorno. Conseguenza: se manca il requisito della residenza legale ininterrotta dalla nascita al compimento della maggiore età, la cittadinanza non si ottiene immediatamente.



Patrizia Mirigliani ricorda l’appello di Nayomi Andlubuduge, cingalese di 18 anni, studentessa, romana di adozione, che due anni fa inviò una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Sono italiana, mi sento italiana ma lo Stato non me lo permette. Ho chiesto la cittadinanza, ma i tempi sono biblici e io vivo, come tante altre persone, in una situazione di svantaggio».



In Italia risiedono stabilmente tre milioni e mezzo di persone che provengono da Paesi non appartenenti all’Unione europea. I figli di stranieri nati qui sono 650mila, ogni anno ci sono circa 75mila registrazioni. Alla Miren, la società che detiene il marchio del concorso, si sono fatti una domanda: se possono candidarsi al Parlamento stranieri qui residenti, perché non possono iscriversi a Miss Italia ragazze che nel nostro Paese, oltre ad abitarci, sono addirittura nate? Le ragazze di età idonea per il concorso sono circa 350mila: vedremo quante si iscriveranno. La memoria, intanto, va al 1996, quando venne eletta Miss Italia una ragazza di colore, Denny Mendez. «È l’Italia che cambia - commentò l’allora presidente del consiglio dei ministri, Romano Prodi - Denny è l’incontro di razze e civiltà diverse, è il volto che rappresenta l’Italia con le sue contraddizioni e la sua voglia di cambiare».
Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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