VENEZIA - (R.Ros.) Dalla Sicilia ce ne sono in arrivo altri 200, anche se non saranno molti quelli che si fermeranno stabilmente nel Veneto, preferendo altre destinazioni in Europa.
Il problema, per la Prefettura di Venezia che ha compito di coordinamento sugli arrivi, è quello di sistemarli in strutture adeguate. Dei 174 sbarcati martedì scorso 38 sono stati destinati al Padovano, 27 a Vicenza, 15 a Verona e Venezia, 10 a Rovigo e 9 a Belluno. A Venezia sono stati divisi in vari gruppi: 5 sono stati accolti nella sede della Caritas di Mira, 5 nella Casa Santa Chiara di Mestre e 5 al Villaggio Globale. Il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia ieri ha annunciato i nuovi 200 arrivi ma ancora non si sa come verranno smistati. «Non so nemmeno io il giorno e l'ora esatta in cui dovremmo accoglierli - spiega - Ma so bene che dobbiamo avere al più presto un piano di accoglienza condiviso con la Regione. Stiamo valutando varie ipotesi, soprattutto ex caserme militari, ma non è immediata la soluzione. Non abbiamo ancora deciso quale sarà l'hub di smistamento. Di sicuro non sceglieremo aree all'interno dei centri abitati, caserme comprese».
Ultimo aggiornamento: 12:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il problema, per la Prefettura di Venezia che ha compito di coordinamento sugli arrivi, è quello di sistemarli in strutture adeguate. Dei 174 sbarcati martedì scorso 38 sono stati destinati al Padovano, 27 a Vicenza, 15 a Verona e Venezia, 10 a Rovigo e 9 a Belluno. A Venezia sono stati divisi in vari gruppi: 5 sono stati accolti nella sede della Caritas di Mira, 5 nella Casa Santa Chiara di Mestre e 5 al Villaggio Globale. Il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia ieri ha annunciato i nuovi 200 arrivi ma ancora non si sa come verranno smistati. «Non so nemmeno io il giorno e l'ora esatta in cui dovremmo accoglierli - spiega - Ma so bene che dobbiamo avere al più presto un piano di accoglienza condiviso con la Regione. Stiamo valutando varie ipotesi, soprattutto ex caserme militari, ma non è immediata la soluzione. Non abbiamo ancora deciso quale sarà l'hub di smistamento. Di sicuro non sceglieremo aree all'interno dei centri abitati, caserme comprese».
