Questi sono davvero gli ultimi giorni di caldo africano, poi nell'arco di poche ore si passerà da una delle estati più torride degli ultimi anni all'autunno. Sono, infatti, in arrivo dalle perturbazioni in arrivo dal Nord Europa.
L'estate lavorerà a pieno regime fino a martedì con temperature ancora sopra la media con punte fino a 34/35°C sulle aree di pianura. Ne sono una testimonianza proprio le massime registrate ieri in montagna con addirittura 31,8 a Santo Stefano di Cadore, 30,9 a Valle di Cadore, 27,1 a Cortina d'Ampezzo e 30,6 ad Agordo. Feltre boccheggiava con 32,9 gradi.
Lunedì mattina intanto, Venezia, Mestre e parte del'hinterland veneziano si sono alzati avvolti da una fittissima coltre di nebbia. Fenomeno dovuto all'alta umidità dell'atmosfera che comunque ha messo in difficoltà la circolazione anche sul ponte della Libertà con i veicoli costretti a rallentare soprattutto in prossimità degli svincoli di San Giuliano e Porto Marghera.
Difficoltà anche per la navigazione sia lagunare che portuale con le navi in entrata e uscita dal porto di Venezia che si sono trovate improvvisamente "cieche": i veneziani si sono svegliati al suono delle sirene antinebbia delle navi colte di sorpresa durante i passaggi.
Da mercoledì l'anticiclone si indebolirà; alcune perturbazioni faranno qualche passo in avanti e lambiranno la penisola portando dei temporali al Nord ad iniziare dalle Alpi.
In particolare per quanto riguarda il Veneto, l'Arpa regionale conferma che fino a martedì il cielo sarà sereno o poco nuvoloso, con foschie e qualche nebbia nelle aree di pianura. Da martedì la temperatura inizierà a subire una diminuzione.
Mercoledì è la vera giornata di svolta con nuvolosità in aumento, precipitazioni nella seconda parte di giornata prima nelle aree di montagna poi in estensione e ulteriore calo della temperatura.
Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 13:34
L'estate lavorerà a pieno regime fino a martedì con temperature ancora sopra la media con punte fino a 34/35°C sulle aree di pianura. Ne sono una testimonianza proprio le massime registrate ieri in montagna con addirittura 31,8 a Santo Stefano di Cadore, 30,9 a Valle di Cadore, 27,1 a Cortina d'Ampezzo e 30,6 ad Agordo. Feltre boccheggiava con 32,9 gradi.
Lunedì mattina intanto, Venezia, Mestre e parte del'hinterland veneziano si sono alzati avvolti da una fittissima coltre di nebbia. Fenomeno dovuto all'alta umidità dell'atmosfera che comunque ha messo in difficoltà la circolazione anche sul ponte della Libertà con i veicoli costretti a rallentare soprattutto in prossimità degli svincoli di San Giuliano e Porto Marghera.
Difficoltà anche per la navigazione sia lagunare che portuale con le navi in entrata e uscita dal porto di Venezia che si sono trovate improvvisamente "cieche": i veneziani si sono svegliati al suono delle sirene antinebbia delle navi colte di sorpresa durante i passaggi.
Da mercoledì l'anticiclone si indebolirà; alcune perturbazioni faranno qualche passo in avanti e lambiranno la penisola portando dei temporali al Nord ad iniziare dalle Alpi.
In particolare per quanto riguarda il Veneto, l'Arpa regionale conferma che fino a martedì il cielo sarà sereno o poco nuvoloso, con foschie e qualche nebbia nelle aree di pianura. Da martedì la temperatura inizierà a subire una diminuzione.
Mercoledì è la vera giornata di svolta con nuvolosità in aumento, precipitazioni nella seconda parte di giornata prima nelle aree di montagna poi in estensione e ulteriore calo della temperatura.
