Matteo Salvini riconferma Zaia:
«La sua candidatura non si discute»

Lunedì 16 Febbraio 2015
Matteo Salvini a Ponte di Nanto con Graziano Stacchio e suo figlio
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NANTO (VI) - «Per ora la Lega da sola in Veneto è una valida ipotesi. Vediamo a livello nazionale cosa combina Berlusconi, perché per ora non l'ho capito nemmeno io». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, arrivando nel vicentino dove si è tenuto un vertice sulle Regionali con Flavio Tosi e Luca Zaia.



L'incontro non sembra per ora aver risolto il braccio di ferro tra il governatore, che vorrebbe correre con una lista Lega-Lista Zaia, e Tosi, a cui farebbe gioco imporre il "modello Verona" del candidato supportato da un buon numero di civiche. «Un accordo lo trovano - ha spiegato Salvini al termine del vertice vicentino - è una discussione tra veneti e io non metto becco. Siccome c'è un governatore che deve governare per cinque anni si ritroveranno ancora e spero si mettano d'accordo altrimenti, se non sarà così, li metterò d'accordo io».



Salvini, unico dei tre a parlare con i giornalisti mentre Zaia e Tosi si allontanavano, ha ribadito che «chiunque metta in difficoltà e in discussione Zaia aiuta la sinistra. Quindi l'ultima delle cose che dal segretario della Lega permetterò sarà facilitare qualcuno che mette i bastoni tra le ruote al miglior governatore d'Italia. La mia priorità - ha aggiunto Salvini - è quella di avere a giugno Luca Zaia che continua a governare».



A chi gli chiedeva se questo incontro fosse stato praticamente inutile, Salvini ha obiettato che «parlarsi è sempre positivo: se c'è qualcuno che non era a questo incontro e che mira a rompere le palle lo farà fuori dalla Lega.
Siamo di fronte ad un'ipotesi di terza guerra mondiale quindi una lista civica in più o in meno è l'ultima delle mie preoccupazioni».
Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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