L'ex consigliere Pci sulle barricate
per difendere vitalizio di 7mila euro

Sabato 6 Dicembre 2014 di Alda Vanzan
Severino Galante (a destra) con Oliviero Diliberto e Nicola Atalmi
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VENEZIA - "Inaccettabile". "Inconcepibile". "Si può solo vergognare". Quali altri commenti poteva suscitare la lettera di un ex consigliere regionale ed ex deputato che solo di vitalizi della politica prende quasi 7mila euro al mese, senza contare la pensione da docente universitario, e che si oppone al contributo di solidarietà?



La lettera che Severino Galante, padovano, ex Pci, ex Rifondazione, ex Pdci, ha inviato ai 60 consiglieri regionali del Veneto di fatto diffidandoli dall'approvare la leggina che istituirà il contributo di solidarietà per chi gode dei privilegi della politica, come sono appunto i vitalizi, ha destato a Palazzo Ferro Fini tanta indignazione. Soprattutto a sinistra, vista la provenienza politica di Galante. Ma anche la volontà di procedere con i tagli. Che nel caso di Galante e di tutti quelli che cumulano vitalizi, prevedono una maggiorazione del 40 per cento.



Un esempio: chi gode soltanto del vitalizio regionale dovrà rinunciare, quale contributo di solidarietà, a una quota variabile tra il 5 e il 15 per cento, oltre a una somma fissa. Ma chi gode di più vitalizi - Regione, Parlamento italiano, Parlamento europeo - avrà una maggiorazione: in pratica il contributo di solidarietà varierà tra il 7 e il 21 per cento del vitalizio.



Ultimo aggiornamento: 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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