La voce è rotta dall’emozione. Il pensiero è rivolto all’amico, al compagno di tante battaglie, all’uomo con il quale si è sentito in sintonia "da sempre". Massimo Cacciari è in tour culturale per una serie di dibattiti nel cuore della Croazia. Ed è qui che lo ha raggiunto la notizia della morte di Giuseppe Bortolussi. «Tanta tanta amarezza», dice il filosofo, ex sindaco di Venezia.
Giuseppe Bortolussi è stato uno dei simboli della riscossa del Veneto?
«È stata fin da subito una persona di grande competenza. Un uomo che ha saputo unire strategia e capacità amministrativa. Sapeva intercettare le necessità e comprendere i problemi. Nei miei anni di governo e di amministrazione a Venezia ha dimostrato di essere insostituibile».
Il suo gioiello, il Centro studi della Confartigianato-Cgia, è diventato negli anni un "osservatorio" importante della realtà economica regionale e nazionale.
«Al di là degli impegni di natura amministrativa, Bortolussi è sempre riuscito negli anni ha creare cultura. Aveva e immagino che abbia ancora una ricchissima collezione di oggetti di design. Ha saputo interpretare la realtà in ebollizione del nostro Veneto».
Ultimo aggiornamento: 11:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA Giuseppe Bortolussi è stato uno dei simboli della riscossa del Veneto?
«È stata fin da subito una persona di grande competenza. Un uomo che ha saputo unire strategia e capacità amministrativa. Sapeva intercettare le necessità e comprendere i problemi. Nei miei anni di governo e di amministrazione a Venezia ha dimostrato di essere insostituibile».
Il suo gioiello, il Centro studi della Confartigianato-Cgia, è diventato negli anni un "osservatorio" importante della realtà economica regionale e nazionale.
«Al di là degli impegni di natura amministrativa, Bortolussi è sempre riuscito negli anni ha creare cultura. Aveva e immagino che abbia ancora una ricchissima collezione di oggetti di design. Ha saputo interpretare la realtà in ebollizione del nostro Veneto».