VENEZIA - Erano tutti a Pontida. Attaccati a Luca Zaia. E, almeno nove di loro si aspettavano un cenno dal presidente. Perché i papabili finora non hanno avuto uno straccio di riscontro.«È come il terzo segreto di Fatima», si è lasciato sfuggire uno dei possibili dieci futuri assessori regionali.
Eppure la giunta di Zaia II è pronta. Ognuna delle sette province del Veneto avrà un assessore. Qualcuna ne avrà due, nessuna resterà a mani vuote. In pole position per la presidenza del consiglio regionale c’è il vicentino Roberto Ciambetti, uomo di fiducia, amico, grande lavoratore. Certo, la composizione della giunta dipende anche dall’assetto del consiglio regionale: siamo alla seconda proclamazione degli eletti e tra oggi e domani alcuni esclusi (i leghisti Giuseppe Pan e Stefano Falconi) presenteranno nuovi ricorsi.
Tant’è, la giunta di Zaia II viene al momento così composta. Per Venezia Francesco Calzavara, ex sindaco di Jesolo, eletto in Lista Zaia. Per Padova Fabrizio Boron, Lista Zaia, attuale assessore nella giunta di Massimo Bitonci e pure il leghista Roberto Marcato. A Vicenza l’ex sindaco di Rosà Manuela Lanzarin eletta in Lista Zaia e Elena Donazzan, unica esponente di Forza Italia. Per Treviso un esterno, l’ex capogruppo Federico Caner (ma la rappresentanza trevigiana deve contemplare lo stesso governatore). Per Verona il leghista assessore uscente alla sanità Luca Coletto. Rovigo deve per forza di cose pescare all’esterno, visto che gli unici due consiglieri eletti sono dell’opposizione: si parla dell’ex consigliere, oggi sindaco di Stienta, Cristiano Corazzari. Su Belluno non ci sono dubbi: Gianpaolo Bottacin. Il decimo assessore potrebbe essere una donna: la bassa padovana è sguarnita e si parla di Arianna Lazzarini che non è riuscita a farsi eleggere al Ferro Fini, ma anche della veneziana Giorgia Andreuzza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Eppure la giunta di Zaia II è pronta. Ognuna delle sette province del Veneto avrà un assessore. Qualcuna ne avrà due, nessuna resterà a mani vuote. In pole position per la presidenza del consiglio regionale c’è il vicentino Roberto Ciambetti, uomo di fiducia, amico, grande lavoratore. Certo, la composizione della giunta dipende anche dall’assetto del consiglio regionale: siamo alla seconda proclamazione degli eletti e tra oggi e domani alcuni esclusi (i leghisti Giuseppe Pan e Stefano Falconi) presenteranno nuovi ricorsi.
Tant’è, la giunta di Zaia II viene al momento così composta. Per Venezia Francesco Calzavara, ex sindaco di Jesolo, eletto in Lista Zaia. Per Padova Fabrizio Boron, Lista Zaia, attuale assessore nella giunta di Massimo Bitonci e pure il leghista Roberto Marcato. A Vicenza l’ex sindaco di Rosà Manuela Lanzarin eletta in Lista Zaia e Elena Donazzan, unica esponente di Forza Italia. Per Treviso un esterno, l’ex capogruppo Federico Caner (ma la rappresentanza trevigiana deve contemplare lo stesso governatore). Per Verona il leghista assessore uscente alla sanità Luca Coletto. Rovigo deve per forza di cose pescare all’esterno, visto che gli unici due consiglieri eletti sono dell’opposizione: si parla dell’ex consigliere, oggi sindaco di Stienta, Cristiano Corazzari. Su Belluno non ci sono dubbi: Gianpaolo Bottacin. Il decimo assessore potrebbe essere una donna: la bassa padovana è sguarnita e si parla di Arianna Lazzarini che non è riuscita a farsi eleggere al Ferro Fini, ma anche della veneziana Giorgia Andreuzza.
