Corona: «Lasciamo perdere i Maya:
è la terra che ci sta mandando messaggi»

Sabato 9 Giugno 2012
Mauro Corona (foto Aldo Remonato)
VENEZIA - la terra che si sta "stiracchiando", ci dice di fare attenzione. Vediamola cos, poeticamente. il commento dello scrittore-scultore Mauro Corona, alla scossa di terremoto percepita stamani tra Veneto e Friuli, con epicentro non molto lontano da Erto (Pordenone), il paese dove abita.



Corona oggi non era a casa, «ma mi hanno svegliato le "bambine", le mie figlie - ha raccontato all'Ansa - tutte trafelate. Io non ho paura. Non voglio evocare l'incubo del Maya, i tecnici e i geologi si arrogano l'illusione di sapere cosa c'è nel "cervello" della terra. Ma si capisce che lei ci sta mandando chiari segnali che ne ha le palle piene». Un commento che alcuni hanno giudicato incompatibile con quello dell'anno scorso, quando disse che i boati sul Fadalto, fra Treviso e Belluno, potevano essere stati provocati da gallerie scavate dagli americani.



Quanto alla paura tra i propri compaesani, Corona ha negato che ci sia stata: «La gente di Erto - ha spiegato - ha avuto un terremoto artificiale, quello del Vajont, quando tremò la terra con il crollo del monte, quindi di cosa dovrebbe aver paura?». Sulle misure di prevenzione, lo scrittore è netto: «Dobbiamo smettere di fare salotti, di sentire baggianate in tv. Bisogna mettere in sicurezza tutta l'Italia. Adesso gli architetti scoprono che si può fare le case con il legno. Ecco, facciamo tutto antisismico, costruiamo tutto in funzione di quel che potrebbe accadere, non dividiamo in zone più o meno sismiche, perché la terra ci sta mandando messaggi chiari».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:22

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