Salvini: «La Moretti vince in Veneto?
Probabile come lo scudetto al Milan»

Venerdì 13 Marzo 2015
Salvini: «La Moretti vince in Veneto? Probabile come lo scudetto al Milan»
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MILANO - Il caso Tosi, l'arrivo in Veneto domani per promuovere la ricandidatura a governatore di Luca Zaia, mentre a Verona il sindaco espulso dal partito radunerà i suoi fedelissimi per annunciare la sua candidatura.

Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, alle 14.30 ha indetto una conferenza stampa dal quartier generale di via Bellerio a Milano.

Alle domande sulla manifestazione in programma domani il segretario si è limitato a fare gli auguri a Tosi, anche in vista di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione: «Tosi è un capitolo chiuso. Lui ha fatto la sua scelta. Siamo in democrazia, ognuno è libero di fare quello che vuole. Se si candida gli facciamo gli auguri, poi decidono i veneti tra i 2 competitori che saranno Zaia e la Moretti. Quella di Tosi era una battaglia di ambizione personale. Sono convinto che il 31 maggio la maggioranza dei cittadini del Veneto voterà Luca Zaia e lo confermerà alla presidenza del Veneto, perché il suo è stato un buon governo. Se sono impensierito dalla Moretti? La sua vittoria è probabile come la vittoria dello scudetto da parte del Milan quest'anno, da milanista la vedo maluccio. Tutti i sondaggi - ha concluso - dicono che Zaia è davanti e nella peggiore delle ipotesi, se si dovessero candidare tutti quelli che appaiono sui giornali, è avanti di 8 punti».

Poi la sfida a Renzi: «Se vinciamo in qualunque delle Regioni super-rosse, c'è qualcuno a Palazzo Chigi che il giorno dopo dovrebbe dimettersi e tornare al voto»: lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha spiegato di «puntare di vincere in Liguria e Toscana» oltre che in Veneto. «Il 31 maggio è una data demenziale nel bel mezzo di un Ponte, averla scelta dimostra che la sinistra ha paura e vuol far votare meno gente possibile.

Ma li stupiremo. Tra un po' voteremo a Ferragosto e Renzi organizzerà i pullman della Coop per portare la gente a votare», ha aggiunto.

In mattinata Salvini era intervenuto alla Zanzara: «Tosi? Eravamo amici, ora mi dice di tutto. Con lui ho finito le guance da porgere, me ne farò una ragione. La Lega non è un tram da cui sali e scendi, lui voleva prendere il posto di Zaia o condizionarlo. Ha scelto un'altra formazione politica, non porto rancore. Gli faccio tanti auguri». A Tosi che parla di tradimento di un patto, Salvini replica: «Il patto non esisteva. Due anni fa si era detto: tu fai il segretario, io Tosi il leader del centrodestra. Ma il mondo è cambiato e non siamo mica andati dal notaio, parlavamo come io parlo con voi, una cosa assolutamente informale. E poi, dov'è questo centrodestra oggi? Tosi al massimo arriva al 6-7%, la Moretti al 30. Zaia non perderà mai, è un'ipotesi irrealizzabile, come la Juventus che perde lo scudetto. In Veneto c'è gente di sinistra che pur di non votare la Moretti voterebbe chiunque».

Ultimo aggiornamento: 20:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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