BOLZANO - Il caso del vibratore in nota spese è l'ennesimo scandalo che colpisce l'ex "paradiso" della politica, l'Alto Adige. Dopo notizie e smentite si attende che la Guardia di Finanza finisca di analizzare tutti i documenti e le rendicontazioni del gruppo dei Freiheitlichen, prima di stabilire eventuali irregolarità sull'uso di soldi pubblici.
Lo ha sottolineato il pm Giancarlo Bramante, titolare dell'inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari a Bolzano. Ma intanto, la consigliera provinciale Ulli Mair ha confermato che un vibratore era stato in effetti acquistato, del resto lo scontrino è stato trovato tra i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza, ma sarebbe stato un regalo di compleanno per un collega di partito.
E l'acquisto - sempre secondo la Mair - non sarebbe avvenuto con fondi pubblici.