Anoressia, l'allarme inizia a 10 anni
Proposta veneta per l'alimentazione

Domenica 19 Aprile 2015 di Daniela Boresi
Anoressia, l'allarme inizia a 10 anni Proposta veneta per l'alimentazione
"Muoiono di nulla", dice il medico. Si spengono perché non esiste una legge che le obblighi a nutrirsi. L’anoressia non è solamente il desiderio di non mangiare, il voler essere magre come una modella. L’anoressia è una malattia mentale. Grave come una qualsiasi altra malattia mentale. E dal Veneto è partita una proposta di legge per obbligare anche le anoressiche all’alimentazione forzata, depositata alla Camera in questi giorni dalla deputata Sara Moretto. Unica strada per spezzare la spirale perversa del rifiuto del cibo.

E che sia una malattia se ne rendono conto le stesse ragazze che la vivono. «Solo i tormenti mentali ti fanno compagnia, anzi per meglio dire, assillano, ti tolgono il respiro, ti rubano il sonno e ti cancellano i sogni. Proprio come una farfalla a cui hanno distrutto le ali senti di non poter volare più... Tutto ciò che ti rimane è la malattia».

La ragazza che ha scritto questa piccola porzione di post lo ha affidato a "La casa delle farfalle", un blog che in pochi mesi ha quasi raggiunto 40mila condivisioni e al quale ragazzi (e ragazzi) che stanno transitando in questo tunnel affidano le proprie paure e i propri successi. 6700 i giovani che seguono la pagina Facebook. Numeri che testimoniano il peso del disagio.

«Sta diventando uno strumento molto seguito - spiega il dottor Pierandrea Salvo, ideatore del sito, che a Portogruaro dirige uno dei centri per la cura dei disturbi alimentari più vivaci d’Italia - Purtroppo si continua a legale l’anoressia solamente al peso. Moltissime modelle non sono anoressiche, assecondano solamente la moda che le vuole magre non mangiano e usano cocaina. Vogliamo sfatate un mito? Non esiste nessuno studio che dice che le ragazze vogliono diventare magre perché vedono le modelle. Non mangiano perché sono malate». Ed è una patologia che non dà tregua. A Nordest l’esordio è ormai sotto i 16 anni, la maggior parte delle ragazze a 10-12 anni già inizia ad avere i primi sintomi. 8-10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni di età soffrono di disturbi del comportamento alimentare, di queste 1-2 nelle forme più gravi. In Italia fanno tre milioni di persone, e nel 90% dei casi si tratta di donne. Ma in Veneto dall’inizio 2015 sono stati ricoverati anche tre ragazzi. Ci sono poi gli esordi tardivi, donne gravide che non vogliono salire di peso o signore in menopausa che non si riconoscono più nel proprio corpo. «Ma il problema vero che c’è in Italia è che se io ho una figlia anoressica e lei rifiuta di nutrirsi non ho strumenti per obbligarla a farlo. Muoiono perché non si possono far mangiare - spiega Salvo - Il 6-10 per cento di queste ragazze muore. A Nordest fortunatamente la percentuale è più bassa, siamo attorno al 5-6 per mille. In questo ci aiuta molto il sito: loro si rivolgono per condividere il loro dolore e noi le agganciamo».

La proposta di legge partita dal Veneto sul trattamento obbligatorio nutrizionale anche per le anoressiche che lo rifiutano vuole colmare questo vuoto.

«Muoiono per niente. Un po’ di potassio che manca. - spiega il medico - A volte basterebbe davvero potere fare loro un paio di flebo per salvarle. Ma se sono maggiorenni e dicono no, non abbiamo ad oggi strumenti».
Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci