Addio vecchia ombra di vino:
metà Nordest perde il vizio

Martedì 26 Maggio 2015 di Natascia Porcellato
Addio vecchia ombra di vino: meta' Nordest perde il vizio
20
VENEZIA - Alcol sì, ma sempre meno spesso: sembra essere questa l’indicazione principale che emerge dai dati presentati oggi all’interno dell’Osservatorio sul Nordest. Secondo le analisi curate da Demos per Il Gazzettino, i bevitori abituali, che consumano vino, birra o superalcolici ogni giorno, sono il 14% (-8 punti percentuali rispetto al 2007). Poco più di uno su quattro (27%) si concede un bicchiere qualche volta alla settimana o una volta alla settimana, mentre i consumatori occasionali, che assumono alcol meno di una volta alla settimana o in occasioni speciali, sono il 30% (+11 punti percentuali rispetto al 2007).



Il rapporto tra la società e l’alcol è uno dei più controversi. Se da una parte l’uomo si è ingegnato per distillare o far fermentare praticamente qualsiasi cosa –dalla frutta al grano, dalle patate alla canna da zucchero, spesso con risultati pregevoli-, dall’altra il consumo eccessivo di sostanze alcoliche crea gravi problemi sociali. Dagli effetti talvolta violenti delle sbornie ai casi di dipendenza da alcolici, le criticità legate al bere sono numerose. Gli studi che si sono susseguiti negli anni e l’opera di divulgazione da parte delle autorità sanitarie hanno in parte cambiato le abitudini anche del Nordest, terra famosa sia per la produzione che per il consumo di alcolici.

Dai dati presentati oggi, infatti, è possibile ricavare un mutamento delle abitudini dei nordestini. Osserviamo una contrazione sia dei bevitori abituali (scesi dal 22% del 2007 all’attuale 14%) sia di quanti consumano alcol frequentemente (dal 30% di 8 anni fa all’attuale 27%). Ad essere aumentati in modo consistente sono coloro che bevono occasionalmente: nel 2007 era il 19% a consumare alcolici meno di una volta alla settimana o solo in occasioni speciali, mentre oggi il medesimo consumo viene praticato dal 30% dei nordestini. I non bevitori appaiono invece stabili intorno al 29%. In quanti esagerano? L’11% ammette di bere talvolta troppo, mentre il 60% tende a rispettare i propri limiti in tema di alcol.



Come si caratterizzano i diversi settori sociali? Gli anziani e i pensionati vedono convivere al proprio interno due tendenze contrapposte: vi ritroviamo, infatti, una presenza superiore alla media sia di non bevitori che di quanti consumano alcol tutti i giorni. I giovani e le classi d’età centrali, così come gli studenti, invece, mostrano un consumo di alcol frequente o occasionale. Tra gli imprenditori, poi, ritroviamo una presenza superiore alla media di bevitori abituali o frequenti, mentre operai e impiegati hanno un consumo di alcol occasionale.

Inoltre, possiamo osservare che la frattura di genere divide piuttosto nettamente gli uomini, che tendono ad adottare un modello di consumo abituale o frequente, dalle donne (e dalle casalinghe), che bevono alcolici solo occasionalmente o non ne bevono proprio.



Quali sono le preferenze del Nordest in tema di bevande alcoliche? Il vino (57%) rimane il più amato, ma appare in difficoltà (-8 punti percentuali) rispetto al 2007. Al contrario, è la birra ad aumentare le proprie preferenze: la quota di nordestini che dichiarano di sceglierla infatti aumenta dal 24% del 2007 all’attuale 30%. I superalcolici continuano ad essere una scelta che caratterizza una nicchia di popolazione stabile nel tempo (3-4%). Allo stesso modo, non mostra particolari variazioni anche la quota di popolazione che apprezza tutti i tipi di alcolici nello stesso modo (7-5%).
Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci