Il telelaser è irregolare
e i vigili lo lasciano spento

Giovedì 25 Giugno 2015
Il telelaser è irregolare e i vigili lo lasciano spento
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PORDENONE - Gli automobilisti con il piede pesante possono stare tranquilli: il telelaser del Comune di Pordenone (ma anche di gran parte dei Municipi della provincia e della regione) resterà spento e sarà riposto in soffitta. Almeno fino a nuovo ordine. Perchè? Perchè è illegale, almeno dopo la sentenza uscita pochi giorni fa dalla Corte Costituzionale con la quale si spiega che le apparecchiature atte a misurare la velocità (autovelox e telelaser) non solo devono essere omologate, ma devono essere state sottoposte a taratura e verifiche periodiche. E il tutto deve essere certificato. Senza queste certificazioni l’automobilista finito nella rete non solo può fare ricorso con ottime possibilità di vincere, ma può anche farsi rimborsare i soldi nel caso avesse già pagato.

Una sentenza che di fatto ha costretto il Comune di Pordenone a spegnere il telelaser utilizzato dai vigili. Il problema, però, è un altro. «Non ci sono indicazioni su chi può fare le verifiche periodiche - commenta il comandante Arrigo Buranel - così come non sappiamo dove inviare l’apparecchiatura per questi controlli. Per questo ho dato disposizione che sino a quando gli uffici non avranno chiara la situazione saranno sospese le uscite con il telelaser. Non possiamo esporre il Comune al rischio di ricorsi». Il misuratore di velocità è già inutilizzato da una settimana e i tempi rischiano di essere ancora lunghi. Nel frattempo saranno effettuati i controlli sulle strade senza telelaser.

La disposizione del Comando per contrastare gli eccessi di velocità in città soprattutto nelle vie e strade a maggior rischio erano di utilizzare il telelaser almeno tre volte alla settimana. Ma con la chiusura delle scuole e la maggior disponibilità di agenti il numero era destinato a salire. «Invece - conclude Buranel - saremo costretti a tenerlo spento mettendo a rischio chi sulle strade si comporta correttamente, pedoni e ciclisti. Speriamo di risolvere in tempi brevi questa situazione che rischia di proteggere chi invece dovrebbe essere perseguito».
Ultimo aggiornamento: 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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