La mappa delle nuove "trappole":
il Velocar sulle tre grandi direttrici

Martedì 30 Giugno 2015 di Lorenzo Padovan
La mappa delle nuove "trappole": il Velocar sulle tre grandi direttrici
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PORDENONE - Scatta l'estate, inizia l'esodo e arriva l'anticiclone africano, ma diventa rovente anche il clima per gli automobilisti del Friuli Occidentale, che devono fronteggiare un nuovo dispositivo di rilevazione della velocità. Si tratta dei «Velocar» che sono stati installati lungo tre arterie a grande flusso veicolare e che, da sabato notte, sono entrati in azione.



I dispositivi sono di proprietà di «Fvg strade» e vengono gestiti in remoto - cioè direttamente dalla sala operativa - dalla Polizia Stradale di Pordenone, che stabilirà orari e giorni di attivazione. Il funzionamento è piuttosto semplice: assieme alle telecamere che immortalano il passaggio del veicolo lungo la carreggiata sono stati posti nell'asfalto dei sensori che permettono al dispositivo di «catturare» la velocità e di inviare al destinatario la multa, in caso di violazione accertata dei limiti.



Tre le arterie - per un totale di sei postazioni fisse - che sono state individuate per il momento: sulla regionale 464 - dove il limite di velocità è di 90 chilometri orari. I due impianti si trovano nei pressi della zona industriale di Istrago, a nord di Spilimbergo e lungo il rettilineo che conduce a Sequals. Lungo la strada regionale 463 (medesimo limite di 90 chilometri orari) i dispositivi si trovano al chilometro 49+300 e al chilometro 50+225, nel sanvitese.



Sulla regionale 251 della Valcellina, con limite a soli 50 chilometri orari, il primo è stato installato a Claut, in località Cellino di Sotto e il secondo a Erto e Casso. Quanto agli introiti delle multe saranno appannaggio delle casse statali, anche se una quota sarà reinvestita da Fvg strade in ulteriori interventi per migliorare la sicurezza degli automobilisti, esattamente lo scopo secondo cui i rilevatori sono stati installati. In questi primi giorni di funzionamento, si è però ingenerato un equivoco "lessicale" con i «Velo ok».



È utile ricordare che si tratta di meccanismi completamente diversi tra loro. Questi ultimi - di cui si sono dotati la gran parte dei Comuni del Friuli Occidentale - sono contenitori cilindrici a cabina, di colore arancione, in grado di ospitare un rilevatore di velocità. L'eventuale sanzione è tuttavia legale solo se c'è almeno un agente delle forze dell'ordine a presidiare i dispositivi. Secondo quanto prevede la norma, infatti, i controlli automatici di rilevamento della velocità sulle strade urbane sono vietati per legge, a meno che ci sia l'autorizzazione prefettizia che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione immediata, in base alla pericolosità del tratto e al traffico. Niente postazioni automatiche, quindi. Serve almeno un vigile. L'opposto dei nuovi «Velocar» per i quali non occorre alcun presidio sul posto: giorno o notte, il personale della Stradale li può attivare dalla centrale e pizzicare i trasgressori. E a quel punto, occhio al postino e alle raccomandate.
Ultimo aggiornamento: 09:31
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