Trifone e Teresa, il grande mistero
I genitori disperati alla fiaccolata:
«Diteci chi è stato»

Domenica 22 Marzo 2015 di Cristina Antonutti
Trifone e Teresa, il grande mistero I genitori disperati alla fiaccolata: «Diteci chi è stato»
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PORDENONE - Nessun movente, nessuna segnalazione che si sia ancora trasformata in un indizio. A cinque giorni dal duplice delitto dei fidanzati di Pordenone l’indagine non ha ancora imboccato la strada decisiva.

Ha però aperto uno scorcio nelle tante vite di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Vite segrete, vite complesse, con lati completamente sconosciuti ai familiari più stretti. Se lei era Greta quando lavorava come hostess a Milano o ragazza immagine in Friuli, lui per non mettere in imbarazzo l’Esercito usava lo pseudonimo di Luca Bari.

Il carrista del 132° reggimento, che aspettava di entrare nella Guardia di finanza sognando il gruppo sportivo della pesistica, non era tutto fidanzata, caserma e palestra come dicono gli amici della Pesistica. Bello e atletico, frequentava discoteche e locali notturni come addetto alla sicurezza. C’era poi il Trifone ballerino al Palmariva di Fossalta di Portogruaro e accompagnatore di donne mature in tutto il Nordest.

Mister Lignano, in passerella anche per lo scettro di mister Friuli Venezia Giulia, all’occorrenza faceva anche il modello o posava come Luca B. diventando mister Gennaio sul calendario.

Lei, bocconiana che una volta arrivata a Pordenone aveva ripreso gli studi all’Università di Udine, frequentava assiduamente la biblioteca universitaria. Da due settimane lavorava come subagente alla Zurich, ma non disdegnava le serate sui cubi o girando attorno al palo della lap dance nei bar di provincia.

Teresa mentre balla in un locale

Sono proprio queste frequentazioni e queste due vite così intricate a complicare le indagini e alimentare un ventaglio di piste che non accenna a restringersi.

L’ipotesi passionale, quella della prima ora, non è mai tramontata. Si è pensato alla vendetta di un corteggiatore di Teresa, uno spasimante molesto messo in riga da Trifone, un uomo proveniente dai locali della notte, qualcuno ha parlato di un picchiatore molto rissoso. La gelosia potrebbe aver armato anche la mano di una donna, magari una soldatessa invaghita di Trifone, abituata a maneggiare armi. Forse una vecchia fiamma del playboy descritto da chi lo conosceva prima del fidanzamento con Teresa, perché dopo l’amore scoppiato poco più di un anno fa a Milano i due erano inseparabili. La pista dell’innamorata non ricambiata apre anche un altro scenario, quello del delitto su commissione, perchè proprio una donna potrebbe aver assoldato un sicario.

La pista del ricatto è legata alle vite notturne dei due ragazzi, in particolare di Ragone. Le donne a cui faceva da accompagnatore dove chiedevano di essere portate? Semplicemente a cena o in contesti dove potrebbero essere state scattate fotografie o video imbarazzanti. Ciò che i Carabinieri stanno trovando nei social network ha aperto anche questo interrogativo: Trifone ha forse messo in crisi un matrimonio?

I due fidanzati in palestra

La movida milanese è un altro filone di indagine. Teresa Costanza la frequentava come ragazza immagine: Greta. È in questo contesto che conoscerà il suo Trifone il 18 dicembre del 2013. Dopo sei mesi lascia la collaborazione con Assitalia e raggiunge il suo caporal maggiore a Pordenone. Su Facebook i carabinieri stanno trovando anche i suoi tentativi di entrare in contatto con questi ambienti per ottenere lavori, seppur precari. È in questo contesto che Trifone la conoscerà e agli amici di Monopoli durante l’estate dirà di averla portata via da un brutto ambiente. A che cosa si riferiva? Sempre in questo contesto è stato analizzato un contatto del 4 dicembre 2013 con un imprenditore di Milano, proprietario di un locale alla moda. Teresa gli ha chiesto l’amicizia su Facebook, poi gli ha inviato un messaggio in privato: «Stai affogando nelle tasse? Why?». E poi gli scrive: «Se vuoi ho un paio di soluzioni da proporti». Questo contatto potrebbe aprire una pista economica o più semplicemente Teresa cercava di piazzare qualche polizza vita (visto che si può scalare dalla denuncia dei redditi) e lo ha fatto in modo maldestro.

La pista della mala dell’Est è stata rivalutata dopo l’autopsia sia per la freddezza che per le modalità dell’esecuzione. È un’ipotesi che fa pensare a uno sgarro maturato sia nell’ambiente delle palestre frequentate dai due fidanzati sia dei locali notturni. Forse Ragone aveva contrastato qualche giro di anabolizzanti? O nella sua attività di vigilanza in alcune discoteche ha visto qualcosa che non doveva? O più semplicemente si è messo di traverso durante una delle frequenti liti che hanno per protagonisti albanesi o romeni? Bande brutali, i cui regolamenti di conti sono ben noti alle cronache pordenonesi.

Infine, seppur molto blanda, spunta anche la pista della mafia. Vent'anni fa uno zio di Teresa fu vittima di lupara bianca a Favara (Agrigento) e il padre della ragazza è stato costretto a fuggire al Nord per salvare la famiglia. Trifone, nipote di un generale della Guardia di finanza che aveva combattuto la Sacra corona unita, secondo la nonna potrebbe essere stato punito per aver preso le distanze dalla criminalità organizzata.

LA FIACCOLATA - In serata a Cordenons si è tenuta una fiaccolata silenziosa in ricordo dei due fidanzati. Presenti anche i genitori di Trifone: «Non abbiamo idea di quello che possa essere successo, ma abbiamo piena fiducia negli inquirenti e nelle indagini. Vogliamo giustizia». Presenti 500/600 persone, tra cui molti commilitoni di Ragone della vicina caserma De Carli e il sindaco di Cordenons.

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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