Ricoverata per un incidente stradale
muore a 44 anni per una trombosi

Giovedì 3 Settembre 2015 di Michelangelo Scarabellotto
Tamara Turcan
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SACILE - Una trombosi le ha occluso un’arteria che porta il sangue al cervello e ha improvvisamente reciso la vita di Tamara Turcan, 44 anni, di nazionalità moldava, ma da oltre quindici anni residente in via Zacco 9 a Sacile.

La donna, che ha donato gli organi, viveva con la figlia 16enne, il figlio Iulian di 24, e il compagno Daniele Bitto. Tamara, assieme a A.M.N. 65 anni di Pordenone, domenica era rimasta coinvolta nello scontro frontale tra due auto in via Flangini, sulle cui cause sono ancora in corso indagini da parte della Polstrada di Spilimbergo intervenuta sul posto assieme al 118 e all'elisoccorso.

Portata all’ospedale la donna si era però ripresa, tanto da riuscire a fornire alla Polstrada la sua testimonianza.

«La morte di mia madre - ha sottolineato il figlio Iulian - non è però collegata con l'incidente di domenica, nel quale non ha riportato alcuna ferita.

Improvvisamente, però - racconta - il giorno dopo è entrata in coma, dal quale non si è più svegliata. Il decesso sarebbe avvenuto per una trombosi».

Il ragazzo aggiunge che sua mamma «circa 1 mese fa era stata colta da un malore in casa, che le ha provocato lo svenimento da cui però si è ripresa. Forse - ipotizza - quello è stato un campanello d'allarme a cui probabilmente non è stato dato peso, ma che indicava che qualche cosa non andava bene».

La morte di Tamara ha suscitato profondo cordoglio in città dove era arrivata dal suo Paese, la Moldavia, 15 anni fa, e in particolare in via Zacco dove si era perfettamente integrata e dove viveva con i figli e il compagno. «Mia madre - ricorda il figlio Iulian, da alcuni mesi occupato all'estero - era piena di vita, sempre sorridente, aperta a tutti, pronta a qualsiasi lavoro che affrontava con una determinazione e tenacia, due doti che non l'hanno mai abbandonata». Per la sorella Anna Briciag, Tamara era l'emblema della persona che amava la vita, dedita al lavoro e alla famiglia, che non si è mai tirata indietro davanti alle difficoltà che la vita le ha poste, prima fra tutte quella di dover lasciare il suo Paese, che ha superato integrandosi bene nella sua nuova residenza».

Con simpatia e affetto la ricorda anche la sua migliore amica: «Tamara era persona generosa, serena, ma soprattutto una grande lavoratrice, un esempio per tutte noi che la invidiavamo per il coraggio che ha sempre dimostrato, anche nei momenti difficili».

I funerali si terranno sabato alle 10, nella chiesa Ortodossa di Pordenone, quindi sarà sepolta nel cimitero Monumentale di Sacile.

Ultimo aggiornamento: 11:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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