PORDENONE - Dall’amicizia nata su internet fra due ventenni, attraverso una chat, fino ai ricatti a sfondo sessuale. Ricatti che ieri, al termine di un processo celebrato a porte chiuse per tutelare i protagonisti della vicenda, sono stati severamente puniti dal Tribunale di Pordenone.
«Se non mi dai 100 euro - era il tenore degli sms - dico a tuo padre che sei gay e che abbiamo avuto una relazione». L’imputato avrebbe minacciato di inviare al genitore della vittima anche una foto osè di un nudo maschile, a conferma delle sue dichiarazioni.
Ultimo aggiornamento: 11:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Se non mi dai 100 euro - era il tenore degli sms - dico a tuo padre che sei gay e che abbiamo avuto una relazione». L’imputato avrebbe minacciato di inviare al genitore della vittima anche una foto osè di un nudo maschile, a conferma delle sue dichiarazioni.