Profughi in hotel anche a Natale,
a Piancavallo scoppia la polemica
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Giovedì 26 Novembre 2015 di Lorenzo Padovan
Profughi in hotel anche a Natale, a Piancavallo scoppia la polemica Leggilo su "Gazzettino Digital"
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Natale coi profughi. È quanto si prospetta a Piancavallo, dove la permanenza dei richiedenti asilo, in tutto una cinquantina, potrebbe allungarsi ben oltre il termine stabilito originariamente al 10 dicembre. La situazione è ancora fluida e dall'hotel Antares, struttura a quattro stelle che ospita i migranti, non è ancora pervenuta una risposta ufficiale alla Coop «Nuovi vicini», che ha stipulato la convenzione, e alla Prefettura. «Tutto dipenderà dalle garanzie che lo Stato ci darà in termini di possibile fatturato - ha fatto sapere Gianpaolo Amadardo, titolare dell'albergo - . Non sarà bello sentire parlare di dati economici di fronte ad un fenomeno tragico come le migrazioni di popoli in fuga da guerra e terrorismo, ma noi dobbiamo pensare al business e alla sopravvivenza della struttura. Ci hanno chiesto di allungare la permanenza degli ospiti ben oltre la bassa stagionalità - ha aggiunto -: c'è disponibilità al dialogo, senza preclusioni, ma ci devono essere precisi impegni nella tempestività dei pagamenti e nel tasso di riempimento delle camere per tutto l'anno. Diversamente, il nostro contratto si concluderà tra due settimane». Una scelta, quella di ampliare la permanenza dei migranti, che potrebbe tuttavia nascondere conseguenze pesanti sotto il profilo dell'accoglienza turistica tradizionale: ieri mattina, senza nemmeno attendere l'esito della procedura, un tour operator irlandese ha comunicato l'indisponibilità dei propri clienti a raggiungere Piancavallo per l'imminente apertura della stagione invernale. «Internet è uno strumento di promozione formidabile - ha fatto sapere Ippazio Ciardo, uno degli imprenditori più impegnati del comprensorio - ma è anche impietoso quando si tratta di dare notizie in tempo reale. I nostri aspiranti ospiti, che avevano già prenotato, hanno iniziato a navigare tra i vari siti per conoscere meglio Piancavallo e organizzare escursioni, scoprendo che la località ospita centinaia di migranti. Tanto è bastato per farli recedere dal soggiorno da noi». Ciardo ha ricordato che la sola cooperativa di operatori dà lavoro ad un'ottantina di addetti tra hotel, ristoranti, noleggi e locali per il tempo libero: «Come facciamo a retribuirli se i turisti fuggono da Piancavallo perché non vogliono convivere coi profughi?», si è domandato.(((padovanl))) E c’è chi va giù duro. «Se quanto prospettato si concretizzerà, chiederemo alla Prefettura di organizzare a Piancavallo un "Cara" (Centro accoglienza richiedenti asilo, ndr) permanente dove ospitare profughi al posto dei turisti»: usa l'arma dell'ironia, Piero Toffoli, presidente della Cooperativa che riunisce quasi tutti gli operatori della stazione invernale, per stigmatizzare la ventilata scelta di ampliare il periodo di permanenza dei migranti ben oltre le feste di Natale.

«A questo punto - aggiunge con altrettanto amaro sarcasmo - non servirà più nemmeno partecipare alle fiere di promozione, basterà quella di Lampedusa. Nessuna paura nemmeno per la sicurezza - ricorda Toffoli -: con un piccolo contingente di carabinieri lungo la strada per Pordenone e un mini presidio verso Barcis non ci sarà alcuno che potrà fuggire». «Crediamo che questa decisione - conclude, tornando serio - possa rappresentare l'inizio della fine per il Piancavallo. Noi non abbiamo preclusioni per l'accoglienza, ma non crediamo che migranti e turisti possano essere compatibili. Vorremmo vedere se una simile proposta riguardasse Cortina: avrebbero già innalzato le barricate».
Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 22:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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