PORDENONE - Sono stati i coraggiosi appelli alla giustizia e le preghiere delle donne islamiche della comunità marocchina a chiudere ieri sera la fiaccolata organizzata in città per ricordare Touria e la figlioletta di 6 anni Hiba, barbaramente uccise dal marito e padre nell’abitazione di via San Vito.
Ed è stato proprio davanti alla casa dell’orrore - da dove la marcia silenziosa contro la violenza sulle donne è partita alle 19 - che alcune amiche della trentenne massacrata hanno sollevato un paio di cartelli: "Vogliamo che il marito prenda l’ergastolo".
«Ci saranno altri momenti per urlare la rabbia, oggi siamo qui per ricordare in silenzio», Maria De Stefano, presidente di "Voce Donna" che ha voluto organizzare la manifestazione, ha così dato l’avvio alla fiaccolata.