PORDENONE - Il commercio pordenonese perde un altro pezzo: il primo febbraio del prossimo anno chiuderà Coin, lo storico magazzino di 3 piani di Corso Vittorio Emanuele.
Al suo posto subentrerà Ovs o un altro marchio di abbigliamento dello stesso Gruppo Coin, che in questi giorni si è attivato con una serie di sconti che accompagnerà gli ultimi mesi di attività. Inutile dire che crea preoccupazione il progressivo svuotamento del cuore commerciale del capoluogo (anche se nei giorni scorsi ha riaperto Sisley, sempre in Corso Vittorio), dove Coin opera dal 1969, fino al 2007 in franchising, ma dopo come punto vendita "diretto", rappresentando la principale catena di abbigliamento italiana dell'epoca. E mentre Ascom, Comune e Sviluppo e territorio danno vita a un "museo a cielo aperto" per tentare di sollevare le sorti del commercio - fino al 30 novembre con una passeggiata nel salotto della nostra città si potrà ammirare l'esclusiva mostra sui maggiori esponenti di pop-surrealismo, new pop e Lowbrow art italiana e internazionale -, si chiude un'epoca di profumi e belletti, scarpe, vestiario e si aprono gli interrogativi: che fine faranno i dipendenti? Se si dovesse aprire un nuovo Ovs, saranno assorbiti quelli dell'esistente sede di via Prasecco, a pochi passi da viale Aquileia?
Sempre in via Aquileia si registra l’imminente chiusura degli storici magazzini Davanzo che dopo aver annunciato su manifesti e volantini a cratteri cubitali di essere "costetti a chiudere" e in piccolo "per ristrutturazione" ora hanno deciso di chiudere "definitivamente".
Diversamente da quanto accaduto per altri punti vendita cittadini, la chiusura di Coin non è imputabile alla crisi economica, al caro-affitti o ai mutati gusti della gente che guarda sempre con maggiore interessi alle grandi catene. «Stiamo riposizionando il nostro brand, puntando più in alto - spiegano dalla proprietà del Gruppo Coin che è il più grande retailer di abbigliamento italiano e opera nel settore con le insegne Coin, Excelsior Milano, Eat's e Iana -. Guardiamo con maggiore interesse al settore del cosiddetto "lusso accessibile" come dimostra la recente apertura di Coin Excelsior a Venezia, il department store che traccia un nuovo corso nella shopping experience della città lagunare. Pordenone per noi è una realtà troppo piccola».
Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 21:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA Al suo posto subentrerà Ovs o un altro marchio di abbigliamento dello stesso Gruppo Coin, che in questi giorni si è attivato con una serie di sconti che accompagnerà gli ultimi mesi di attività. Inutile dire che crea preoccupazione il progressivo svuotamento del cuore commerciale del capoluogo (anche se nei giorni scorsi ha riaperto Sisley, sempre in Corso Vittorio), dove Coin opera dal 1969, fino al 2007 in franchising, ma dopo come punto vendita "diretto", rappresentando la principale catena di abbigliamento italiana dell'epoca. E mentre Ascom, Comune e Sviluppo e territorio danno vita a un "museo a cielo aperto" per tentare di sollevare le sorti del commercio - fino al 30 novembre con una passeggiata nel salotto della nostra città si potrà ammirare l'esclusiva mostra sui maggiori esponenti di pop-surrealismo, new pop e Lowbrow art italiana e internazionale -, si chiude un'epoca di profumi e belletti, scarpe, vestiario e si aprono gli interrogativi: che fine faranno i dipendenti? Se si dovesse aprire un nuovo Ovs, saranno assorbiti quelli dell'esistente sede di via Prasecco, a pochi passi da viale Aquileia?
Sempre in via Aquileia si registra l’imminente chiusura degli storici magazzini Davanzo che dopo aver annunciato su manifesti e volantini a cratteri cubitali di essere "costetti a chiudere" e in piccolo "per ristrutturazione" ora hanno deciso di chiudere "definitivamente".
Diversamente da quanto accaduto per altri punti vendita cittadini, la chiusura di Coin non è imputabile alla crisi economica, al caro-affitti o ai mutati gusti della gente che guarda sempre con maggiore interessi alle grandi catene. «Stiamo riposizionando il nostro brand, puntando più in alto - spiegano dalla proprietà del Gruppo Coin che è il più grande retailer di abbigliamento italiano e opera nel settore con le insegne Coin, Excelsior Milano, Eat's e Iana -. Guardiamo con maggiore interesse al settore del cosiddetto "lusso accessibile" come dimostra la recente apertura di Coin Excelsior a Venezia, il department store che traccia un nuovo corso nella shopping experience della città lagunare. Pordenone per noi è una realtà troppo piccola».
