SAN VITO - Lutto a San Vito al Tagliamento e al Consorzio industriale Ponte Rosso. Ieri è deceduta, all'hospice di San Vito, Barbara Culos, giovane mamma di 42 anni dipendente dell'ente consortile.
Negli ultimi due anni aveva dovuto combattere contro un cancro che non le ha lasciato scampo. Lascia il marito, Emanuele Aleggi, e due figlie, di 13 e 6 anni, oltre ai genitori, Laura ed Enzo, e alla sorella Alessandra.
Domani si celebreranno i funerali nella chiesa di Prodolone, mentre questa sera ci sarà il rosario in chiesa, sempre a Prodolone. Classe 1972, Barbara era nata a Pordenone, dove ha vissuto tutta l'infanzia, fino al trasferimento, con la famiglia, a Prodolone. Ha iniziato a lavorare in una fabbrica nel settore del vetro nella zona industriale, poi ha fatto domanda al Consorzio industriale Ponte Rosso, dal quale è stata assunta nel 2003, nell’area amministrativa/gestionale e dove ha lavorato fino a quando le forze gliel’hanno consentito.
«Ci siamo conosciuti 23 anni fa - racconta il marito Emanuele - Entrambi frequentavamo l'Azione cattolica. Mi colpì subito il suo modo di fare, pacato e riservato». Sposati nel Duemila, quest'anno avrebbero festeggiato i 15 anni di matrimonio. Una malattia, quella di Barbara, «affrontata con dignità, in silenzio, - racconta il marito - con coraggio fino in fondo, ma la speranza non l'ha mai abbondata».
Fin da ieri, amici e conoscenti si sono stretti attorno al dolore del marito e delle due figlie. Amici che ricordano il sorriso dolce di Barbara. Dall'ente consortile Daniele Gerolin e Fabio Pellegrinuzzi, anche a nome dei colleghi, hanno ricordato che «con Barbara il rapporto andava bel al di là del lavoro: si era creata, infatti, una bella amicizia. Era una figura splendida, esemplare nel suo lavoro, con una bontà d'animo incredibile, sempre solare. Ci manca già tanto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Negli ultimi due anni aveva dovuto combattere contro un cancro che non le ha lasciato scampo. Lascia il marito, Emanuele Aleggi, e due figlie, di 13 e 6 anni, oltre ai genitori, Laura ed Enzo, e alla sorella Alessandra.
Domani si celebreranno i funerali nella chiesa di Prodolone, mentre questa sera ci sarà il rosario in chiesa, sempre a Prodolone. Classe 1972, Barbara era nata a Pordenone, dove ha vissuto tutta l'infanzia, fino al trasferimento, con la famiglia, a Prodolone. Ha iniziato a lavorare in una fabbrica nel settore del vetro nella zona industriale, poi ha fatto domanda al Consorzio industriale Ponte Rosso, dal quale è stata assunta nel 2003, nell’area amministrativa/gestionale e dove ha lavorato fino a quando le forze gliel’hanno consentito.
«Ci siamo conosciuti 23 anni fa - racconta il marito Emanuele - Entrambi frequentavamo l'Azione cattolica. Mi colpì subito il suo modo di fare, pacato e riservato». Sposati nel Duemila, quest'anno avrebbero festeggiato i 15 anni di matrimonio. Una malattia, quella di Barbara, «affrontata con dignità, in silenzio, - racconta il marito - con coraggio fino in fondo, ma la speranza non l'ha mai abbondata».
Fin da ieri, amici e conoscenti si sono stretti attorno al dolore del marito e delle due figlie. Amici che ricordano il sorriso dolce di Barbara. Dall'ente consortile Daniele Gerolin e Fabio Pellegrinuzzi, anche a nome dei colleghi, hanno ricordato che «con Barbara il rapporto andava bel al di là del lavoro: si era creata, infatti, una bella amicizia. Era una figura splendida, esemplare nel suo lavoro, con una bontà d'animo incredibile, sempre solare. Ci manca già tanto».
