PORDENONE - Di fronte al futuro sempre più incerto dei 400 lavoratori della Ideal Standard di Orcenico (Pordenone), i sindacati annunciano per domani due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo. La mobilizzazione riguarderà circa 1.450 persone nelle sedi di Orcenico, Trichiana (Belluno), Roccasecca (Frosinine), Bassano Bresciano e Milano.
La protesta segue la rottura di fatto delle trattative per il rilancio dell'azienda avvenuta giovedì al ministero dello Sviluppo economico, quando la multinazionale della ceramica ha confermato l'apertura della procedura di mobilità per i dipendenti dello stabilimento friuliano e si è detta contraria a un rinnovo della Cig in deroga.
«Lo scenario che si prospetta - affermano Filctem, Femca, Uiltec - è quello peggiore: il licenziamento di tutti i 400 lavoratori di Orcenico nei prossimi giorni!».
«Il comportamento di Ideal Standard è a dir poco inaccettabile e rischia non solo di generare pesantissime ripercussioni sul sito di Orcenico, ma anche di pregiudicare la tenuta dell'intera compagnia», osserva il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Il leader sindacale invita la società a rispettare gli accordi attraverso la messa a disposizione di tutti i beni strumentali a condizioni di favore per un percorso di workers buyout.
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 00:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA La protesta segue la rottura di fatto delle trattative per il rilancio dell'azienda avvenuta giovedì al ministero dello Sviluppo economico, quando la multinazionale della ceramica ha confermato l'apertura della procedura di mobilità per i dipendenti dello stabilimento friuliano e si è detta contraria a un rinnovo della Cig in deroga.
«Lo scenario che si prospetta - affermano Filctem, Femca, Uiltec - è quello peggiore: il licenziamento di tutti i 400 lavoratori di Orcenico nei prossimi giorni!».
«Il comportamento di Ideal Standard è a dir poco inaccettabile e rischia non solo di generare pesantissime ripercussioni sul sito di Orcenico, ma anche di pregiudicare la tenuta dell'intera compagnia», osserva il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Il leader sindacale invita la società a rispettare gli accordi attraverso la messa a disposizione di tutti i beni strumentali a condizioni di favore per un percorso di workers buyout.
