PORDENONE - Diciotto lavoratori dello stabilimento Ideal Standard di Orcenico di Zoppola (Pordenone)
hanno costituito oggi la Ceramiche Idealscala, cooperativa che si prefigge di subentrare nella gestione dell'unità produttiva friulana dove attualmente lavorano 399 addetti e che è gestita dal fondo di investimenti americano Bain Capital, i cui amministratori hanno più volte annunciato di voler chiudere l'attività e licenziare le maestranze.
Presidente della neonata cooperativa è stato nominato Gian Mario Petozzi, vice Narciso Fabbro, mentre il Consiglio di amministrazione è formato da cinque membri. «Ora l'azienda e il fondo americano Bain Capital non hanno più alibi - ha affermato Petozzi - perché esiste qualcuno interessato a rilevare l'attività produttiva e speriamo di poter accedere alla cassa in deroga fino al 31 dicembre».
La nascita di un nuovo soggetto - che gode dell'appoggio di Confcooperative Fvg e della Provincia di Pordenone - pone un nuovo tassello nella discussione sul futuro dello stabilimento, le cui sorti saranno decise nell'incontro in programma martedì al Ministero del Lavoro. Per supportare le organizzazioni sindacali e dare corso a un'azione di sensibilizzazione e di protesta, da Orcenico partiranno un paio di bus di operai alla volta della Capitale. Il resto degli addetti resterà in fabbrica, pronti ad occupare lo stabilimento se fosse confermato l'invio delle lettere di licenziamento.
Ultimo aggiornamento: 17:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA hanno costituito oggi la Ceramiche Idealscala, cooperativa che si prefigge di subentrare nella gestione dell'unità produttiva friulana dove attualmente lavorano 399 addetti e che è gestita dal fondo di investimenti americano Bain Capital, i cui amministratori hanno più volte annunciato di voler chiudere l'attività e licenziare le maestranze.
Presidente della neonata cooperativa è stato nominato Gian Mario Petozzi, vice Narciso Fabbro, mentre il Consiglio di amministrazione è formato da cinque membri. «Ora l'azienda e il fondo americano Bain Capital non hanno più alibi - ha affermato Petozzi - perché esiste qualcuno interessato a rilevare l'attività produttiva e speriamo di poter accedere alla cassa in deroga fino al 31 dicembre».
La nascita di un nuovo soggetto - che gode dell'appoggio di Confcooperative Fvg e della Provincia di Pordenone - pone un nuovo tassello nella discussione sul futuro dello stabilimento, le cui sorti saranno decise nell'incontro in programma martedì al Ministero del Lavoro. Per supportare le organizzazioni sindacali e dare corso a un'azione di sensibilizzazione e di protesta, da Orcenico partiranno un paio di bus di operai alla volta della Capitale. Il resto degli addetti resterà in fabbrica, pronti ad occupare lo stabilimento se fosse confermato l'invio delle lettere di licenziamento.
