PORDENONE - Un dentista della provincia di Pordenone ha citato la Banca popolare di Vicenza in relazione a un investimento di 250 mila euro. Riguarda azioni emesse dallo stesso istituto bancario, svalutate di oltre il 23% nel giro di un anno. Il caso, portato anche all'attenzione di Banca d'Italia e Consob, è finito in Procura.
In una denuncia querela si chiede all'autorità giudiziaria di valutare due ipotesi di reato: truffa e aggiottaggio. "Al mio cliente - spiega l'avvocato Sergio Gerin - è stata taciuta la reale situazione finanziaria della banca. È stato indotto a indebitarsi per acquistare titoli di nessun valore. A nostro avviso il contratto di investimento non è valido, peraltro la banca già nell'ottobre 2013 non aveva superato gli stress test della Bce, era in crisi e il risparmiatore non è stato informato"...
Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 10:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA In una denuncia querela si chiede all'autorità giudiziaria di valutare due ipotesi di reato: truffa e aggiottaggio. "Al mio cliente - spiega l'avvocato Sergio Gerin - è stata taciuta la reale situazione finanziaria della banca. È stato indotto a indebitarsi per acquistare titoli di nessun valore. A nostro avviso il contratto di investimento non è valido, peraltro la banca già nell'ottobre 2013 non aveva superato gli stress test della Bce, era in crisi e il risparmiatore non è stato informato"...
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