Pompieri, Eleonora sfida il fuoco:
è la prima "professionista" in Friuli

Mercoledì 26 Agosto 2015
Eleonora Falaschi (al centro)
PORDENONE - Chissà quante volte, togliendosi il casco e liberando i riccioli scuri, susciterà un moto di sorpresa. Perchè Eleonora Falaschi, 34 anni, toscana nata e cresciuta a Prato, è la prima donna vigile del fuoco assegnata al Comando provinciale di Pordenone.



Come lei, nel resto d’Italia, ci sono soltanto un centinaio di colleghe. Certo, in Friuli ci sono molte volontarie, di cui una decina soltanto a Pordenone, ma la vigilessa del fuoco Falaschi è la prima professionista. È arrivata in Friuli il 27 luglio scorso, con un gruppo di nuovi vigili permanenti. Una truppa di 16 persone che ha completato il percorso di formazione nelle Scuole centrali antincendio di Roma Capannelle. Linfa per il Comando di Pordenone.



L’organico, infatti, a regime dovrebbe avere 190 unità. In questo momento - tra nuovi arrivi e partenze - il numero è arrivato a 172, con un saldo di +12 unità. Dieci sono i vigili che hanno lasciato il Friuli per tornare nei luoghi d’origine. In compenso, oltre ai 16 neo pompieri, sono arrivati da Udine sei nuovi caposquadra. Se quest’ultimi sono tutti friulani, gli altri arrivano da fuori regione. La metà è originaria della Sicilia - come Vito Vallone, 24 anni - ed è normale che cercherà in futuro di avvicinarsi alla famiglia. L’unico friulano è Marco Zannier, 26 anni, di Aviano.



Forse anche Eleonora Falaschi chiederà di tornare a Prato, dove ha famiglia. Ma per il momento è travolta dall’accoglienza pordenonese e «non è escluso che decida di rimanere, se l’accoglienza è questa...». «Per me è un piacere essere qui - spiega - Sono stata accolta bene, non mi hanno fatto sentire la differenza di genere. È un bello impatto essere lontano da casa e sentirsi a casa». Assicura che i vigili pordenonesi l’hanno trattata come "uno" di loro. «È stato bello, è un onore far parte di questa famiglia». Orgoglioso il comandante Doriano Minisini, che ha sempre creduto nelle donne (ha favorito l’ingresso di una trentina di volontarie nei suoi comandi). L’ha già vista lavorare e assicura che è un autentico pompiere. Del resto il "battesimo del fuoco" l’ha già avuto con il mega incendio di rotoballe a Marsure e l’emergenza maltempo di Ferragosto, 13 ore di lavoro per sistemare i danni della tromba d’aria.

Perchè ha deciso di fare il vigile del fuoco? La passione è maturata a 22 anni, quando ha cominciato a fare la volontaria con un’associazione antincendio boschivo. L’ingresso in caserma, come discontinua, è stato breve. Poi con il concorso, il numero 814, ha centrato l’obiettivo. Perchè quando ha scoperto il mondo dei vigili del fuoco, confida, «è stato un fulmine a ciel sereno».

L’arrivo di Eleonora - come sottolinea il vice comandante Stefano Zanut - «ci impone una rilettura del modo di lavorare e dei rapporti tra colleghi». Dalle parole dello stesso Minisini si comprende che in caserma una ventata di sensibilità è la benvenuta: «Quando si interviene bisogna tener conto anche dell’aspetto umano». Aspetto che a Pordenone e nei suoi distaccamenti non è mai venuto a mancare.
Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 11:27

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