Il delitto di Teresa e Trifone, spunta
"l'identikit" dell'arma che li ha uccisi
Per usarla è servito sangue freddo

Giovedì 23 Luglio 2015 di Cristina Antonutti
Il delitto di Teresa e Trifone, spunta "l'identikit" dell'arma che li ha uccisi Per usarla è servito sangue freddo
14

PORDENONE - Un delitto commesso con una pistola semiautomatica che avrebbe potuto anche incepparsi. Sull’arma usata dall’assassino dei fidanzati di Pordenone trapela qualche indiscrezione. «È probabile - conferma il procuratore Marco Martani - che si tratti di un modello di pistola non recente e un po’ usurata».

TUTTE LE NEWS SUL DELITTO TERESA E TRIFONE

Per il magistrato, che segue l’inchiesta assieme al sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin, queste caratteristiche confermerebbero la freddezza del killer. Secondo Martani, tendere un agguato con un’arma non perfettamente conservata significa esporsi a grossi rischi. «Avrebbe potuto incepparsi già al primo colpo - osserva - e Trifone avrebbe immediatamente reagito». Per verificarne l’efficienza, il killer l’ha sicuramente provata prima di entrare in azione nel parcheggio del palasport Crisafulli.

Questo confermerebbe che è una persona - come si è sempre ipotizzato - avvezza all’uso delle armi.

Ultimo aggiornamento: 12:54
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci