Lotta agli odori molesti, San Vito
capofila della task force antismog

Domenica 22 Novembre 2015 di Emanuele Minca
Lotta agli odori molesti, San Vito capofila della task force antismog
SAN VITO - Una task force per prevenire e combattere l'inquinamento atmosferico e gli odori molesti. È l'obiettivo del protocollo per l'istituzione di un "Tavolo di concertazione sul contrasto dei fenomeni di inquinamento". Entro l'anno a firmare il documento saranno 4 realtà che potranno mettere in campo azioni concrete.



A firmare il protocollo saranno più soggetti: il Comune di San Vito al Tagliamento, il Dipartimento di Prevenzione dell'Aas n. 5 Friuli Occidentale, Arpa Fvg e Consorzio zona industriale Ponte Rosso. «È un atto che giunge al termine di un lungo percorso iniziato un anno fa e che ha visto tutti i soggetti che parteciperanno al tavolo già attivi, per le parti di loro competenza, nel contrasto a questi fenomeni - spiega l'assessore all'Ambiente, Andrea Bruscia -. L'accordo, che dopo l'approvazione in giunta del protocollo sarà sottoscritto a breve (si pensa entro l'anno) dai rappresentanti dei vari soggetti, giunge in un momento in cui il fenomeno degli odori si è drasticamente ridotto, anche dopo gli interventi e l'impegno profuso. Ed è proprio questo il momento - aggiunge Bruscia - per andare ancora più a fondo costituendo una rete di lavoro, che potrà intervenire anche per eventuali emergenze e permettere di contrastare in modo ancora più efficace i fenomeni di odori molesti».



Tra gli eventi scatenanti che hanno spinto alla creazione di questo strumento, c'è l'episodio del 14 gennaio, quando un fortissimo odore raggiunse l'abitato di San Vito: da allora si sono svolti diversi incontri con Arpa e Azienda sanitaria, mentre la polizia locale ha continuato a svolgere controlli e a redigere verbali sullo stato dell'aria e sulla percezione degli odori. Il consorzio Ponte Rosso, dal canto suo, ha attivato diverse misure di monitoraggio tutt'ora attive. Tra le finalità del tavolo di concertazione quello di "fare sinergia, individuare forme di controllo, aiutare l'Arpa e il Dipartimento prevenzione a intervenire sulle eventuali cause del fenomeno, affidando a questi organi la gestione delle problematicità che dovessero emergere.
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