PORDENONE - Pelose tarantole, millepiedi giganti lunghi quasi 15 centimetri con zampette sincronizzate; mantidi malesi identiche a un'orchidea bianca o africane uguali a una foglia accartocciata.
Insetti meravigliosamente perfetti da toccare, scrutare e ammirare, che hanno incantato il pubblico di Scienzartambiente al Convento di San Francesco.
Un'occasione unica per scoprire i delicati e precisi meccanismi della natura e dei piccoli predatori: dalla galanteria di alcune specie di ragni (la Pisaura mirabilis) che per conquistare la femmina le porta un regalo, salvo poi riprenderselo. O il patto di collaborazione tra un ragno delle foreste tropicali e una rana: l'aracnide veglia sulla rana e la protegge da predatori, in cambio l'anfibio fa da balia ai piccoli ripulendoli dalle larve. Per non parlare dei ragni con preferenze voyeuriste, come il pescatore del Perù: prima di accoppiarsi lega la propria compagna.
Fino alle vespe «mentaliste» dell'Africa centrale, in grado di ammansire gli scarafaggi e far fare loro qualsiasi cosa, portandoseli appresso per innestarvi le uova.