Vende l'auto, ma incassa solo
l'acconto: esploratore raggirato

Venerdì 26 Giugno 2015
Michele Pontraldolfo
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PORDENONE - (c.a.) La "vecchia" Audi Allroad dell’esploratore artico Michele Pontraldolfo è stata al centro di un processo per truffa.

Era stata venduta a Leonardo Cocozza, 65 anni, pugliese residente a Pordenone. A metterli in contatto era stato il meccanico che stava riparando il veicolo. Cocozza l’aveva visto in officina e si era fatto avanti. L’accordo prevedeva una caparra di 1.500 euro, ma Cocozza consegnò mille euro e, il 22 ottobre del 2008, un assegno della Friulcassa, a lui intestato, datato 25 gennaio 2009. L’importo era di 8 mila euro. Ma l’assegno era stato emesso su un conto corrente estinto.

Secondo la Procura, l’imputato con una caparra di mille euro è riuscito a portarsi a casa una macchina che avrebbe dovuto pagare 9.500 euro e che poi ha rivenduto a una concessionaria di Treviso. Avrebbe pertanto guadagnato 8.500 inducendo in errore l’esploratore pordenonese in merito alla sua solvibilità. Ieri il processo si è concluso con l’audizione del meccanico e dello stesso Pontrandolfo, che ha calamitato l’attenzione di tutti quando il giudice gli ha chiesto la professione e lui ha risposto «esploratore». Ha poi confermato quanto dichiarato a suo tempo nella denuncia, ma ha anche aggiunto che Cocozza, in un momento successivo, gli aveva versato un secondo acconto di 2 mila euro. Prima di lasciare l’aula ha salutato con una stretta di mano.

L’accusa - il vpo Carlo Anzil - ha chiesto il minimo della pena: 6 mesi di reclusione. E tanto ha inflitto il giudice Giorgio Cozzarini. La multa è stata di 60 euro. Cocozza era difeso d’ufficio dall’avvocato Giovanni Bonora, sostituito in udienza dal collega Eros Palei, che ha chiesto l’assoluzione.
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